“L'allarme lanciato da Cafiero de Raho, procuratore generale di Reggio Calabria, e da Franco Roberti, procuratore nazionale antimafia, in merito al ritrovamento di un pericoloso arsenale a disposizione della 'Ndrangheta, non deve lasciare indifferenti le nostre Istituzioni”.
Lo afferma il segretario confederale della Cgil Nazionale, Serena Sorrentino, in merito alla scoperta di un arsenale nella Piana di Gioia Tauro che avrebbero dovuto essere utilizzate per un attentato contro un obiettivo istituzionale.
L'arsenale ritrovato, ricorda la dirigente sindacale, “secondo i primi rilievi delle forze dell'ordine e della magistratura, sarebbe stato destinato ad attacchi mirati nei confronti di uomini e donne delle Istituzioni impegnate nel contrasto alla 'ndrangheta sul territorio calabrese, come troppe volte è successo in questi ultimi anni. Dal 2010 in poi sono stati diversi gli attentati diretti a colpire rappresentanti delle Istituzioni e del mondo economico in Calabria, territorio troppo spesso lasciato solo dalle Istituzioni centrali”.
La Calabria, prosegue Sorrentino, “come tutti i territori che hanno visto in questi mesi numerosi fatti di sangue, meritano più attenzione e iniziative volte a testimoniare vicinanza e solidarietà con i fatti e non solo con le parole. Per questo siamo convinti, a maggior ragione per la fase di incertezza istituzionale che vive il territorio calabrese, che debba essere incrementato il presidio del territorio: garantire uomini, mezzi e risorse agli operatori di pubblica sicurezza, ai presidi di prossimità e al lavoro della magistratura, è imprescindibile se vogliamo arrestare la spirale di violenza in cui molti territori del nostro paese stanno sprofondando. Per questo ci sembra inopportuno ridimensionare le risorse a disposizione della Dia, come anche continuare a proporre discussioni improvvisate sulla riorganizzazione dei presidi di sicurezza e giustizia”.
“De Raho e Roberti - continua il segretario nazionale della Cgil - hanno chiesto un Comitato di ordine pubblico e sicurezza, con l'obiettivo individuare le diverse criticità che il territorio calabrese presenta e per assicurare un intervento dello Stato che sia tempestivo e efficace, pensiamo sia indispensabile costruire già dalle prossime ore una risposta sul terreno istituzionale e della reazione civile e democratica, per questo la Cgil continuerà a sostenere il lavoro della Magistratura e della forze dell'ordine, teso all'affermazione della legalità contro tutte le mafie”, conclude Sorrentino.
L'arsenale ritrovato, ricorda la dirigente sindacale, “secondo i primi rilievi delle forze dell'ordine e della magistratura, sarebbe stato destinato ad attacchi mirati nei confronti di uomini e donne delle Istituzioni impegnate nel contrasto alla 'ndrangheta sul territorio calabrese, come troppe volte è successo in questi ultimi anni. Dal 2010 in poi sono stati diversi gli attentati diretti a colpire rappresentanti delle Istituzioni e del mondo economico in Calabria, territorio troppo spesso lasciato solo dalle Istituzioni centrali”.
La Calabria, prosegue Sorrentino, “come tutti i territori che hanno visto in questi mesi numerosi fatti di sangue, meritano più attenzione e iniziative volte a testimoniare vicinanza e solidarietà con i fatti e non solo con le parole. Per questo siamo convinti, a maggior ragione per la fase di incertezza istituzionale che vive il territorio calabrese, che debba essere incrementato il presidio del territorio: garantire uomini, mezzi e risorse agli operatori di pubblica sicurezza, ai presidi di prossimità e al lavoro della magistratura, è imprescindibile se vogliamo arrestare la spirale di violenza in cui molti territori del nostro paese stanno sprofondando. Per questo ci sembra inopportuno ridimensionare le risorse a disposizione della Dia, come anche continuare a proporre discussioni improvvisate sulla riorganizzazione dei presidi di sicurezza e giustizia”.
“De Raho e Roberti - continua il segretario nazionale della Cgil - hanno chiesto un Comitato di ordine pubblico e sicurezza, con l'obiettivo individuare le diverse criticità che il territorio calabrese presenta e per assicurare un intervento dello Stato che sia tempestivo e efficace, pensiamo sia indispensabile costruire già dalle prossime ore una risposta sul terreno istituzionale e della reazione civile e democratica, per questo la Cgil continuerà a sostenere il lavoro della Magistratura e della forze dell'ordine, teso all'affermazione della legalità contro tutte le mafie”, conclude Sorrentino.
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