Clima di fiducia e aspettative delle famiglie italiane nel primo semestre 2014.
- Migliora, per la prima volta dal 2011, il clima di fiducia delle famiglie con una quota di ottimisti (37,3%) che supera quella di chi guarda con sfiducia all’immediato futuro (24,6%), ma a prevalere è il senso di incertezza con una quota pari al 38,2%;
- oltre la metà delle famiglie ha visto peggiorare le proprie capacità di spesa negli ultimi 12 mesi e sono molto diffusi la difficoltà a risparmiare o il timore di non riuscire a mantenere il tenore di vita;
- anche per questo, i comportamenti di spesa sono improntati alla rinuncia (il 62,3% ha ridotto pranzi e cene fuori casa, il 58% cinema e svaghi, il 51% ha risparmiato sui consumi alimentari) o al rinvio (spese per ristrutturazione dell’abitazione, acquisto di elettrodomestici, acquisto di auto);
- mancanza di lavoro (40,8%), classe politica inadeguata (37,2%), tasse troppo alte (23,3%) sono i principali elementi di criticità che frenano l’economia del Paese;
- per gran parte degli italiani, comunque, il governo Renzi ha la possibilità di far uscire il Paese dalla crisi ed indica, come priorità, interventi per creare nuova occupazione e per ridurre la pressione fiscale su famiglie e imprese.
Nonostante il miglioramento del clima di fiducia, dunque, il protrarsi della crisi, le difficoltà occupazionali e il peso delle tasse alimentano quel mix di incertezza, disorientamento e attesa che continuano a tenere “congelati” i consumi in attesa di provvedimenti – in particolare su tasse e lavoro – che possano favorire la ripartenza dell’economia. Questi, in sintesi, i principali risultati che emergono, nel primo semestre del 2014, dall’Outlook Italia Confcommercio-Censis.
- oltre la metà delle famiglie ha visto peggiorare le proprie capacità di spesa negli ultimi 12 mesi e sono molto diffusi la difficoltà a risparmiare o il timore di non riuscire a mantenere il tenore di vita;
- anche per questo, i comportamenti di spesa sono improntati alla rinuncia (il 62,3% ha ridotto pranzi e cene fuori casa, il 58% cinema e svaghi, il 51% ha risparmiato sui consumi alimentari) o al rinvio (spese per ristrutturazione dell’abitazione, acquisto di elettrodomestici, acquisto di auto);
- mancanza di lavoro (40,8%), classe politica inadeguata (37,2%), tasse troppo alte (23,3%) sono i principali elementi di criticità che frenano l’economia del Paese;
- per gran parte degli italiani, comunque, il governo Renzi ha la possibilità di far uscire il Paese dalla crisi ed indica, come priorità, interventi per creare nuova occupazione e per ridurre la pressione fiscale su famiglie e imprese.
Nonostante il miglioramento del clima di fiducia, dunque, il protrarsi della crisi, le difficoltà occupazionali e il peso delle tasse alimentano quel mix di incertezza, disorientamento e attesa che continuano a tenere “congelati” i consumi in attesa di provvedimenti – in particolare su tasse e lavoro – che possano favorire la ripartenza dell’economia. Questi, in sintesi, i principali risultati che emergono, nel primo semestre del 2014, dall’Outlook Italia Confcommercio-Censis.
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Nota
La fiducia c'è, la ripresa (ancora) no
Clima di fiducia e aspettative delle famiglie Primo semestre 2014
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