“Con questo voto favorevole alla legge sulle pene detentive non carcerarie vogliamo dire che inizia una nuova stagione e che un mondo migliore è possibile”. Lo ha dichiarato la deputata PD Anna Rossomando, membro commissione Giustizia, durante la dichiarazione di voto in aula.
Rossomando, rivolgendosi al gruppo della Lega ha ricordato “quanto la Lega stessa non abbia apportato miglioramenti al sistema carcerario negli anni al Governo” e deprecato “il suo uso astuto e non onesto di usare il tema del reato di clandestinità per impaurire i cittadini"; ha poi aggiunto: “I cittadini vogliono risposte certe e questa Pdl introduce novità rilevanti nella concezione della pena. Vengono privilegiate effettività e funzione rieducativa oltre a un livello maggiore di tutela per i cittadini e le vittime dei reati. Per i reati di minore gravità prevede pene alternative al carcere, consentendo di erogare una sanzione che venga effettivamente espiata e cominciando allo stesso tempo a incidere sui tempi del processo penale.
I cittadini chiedono che chi viola la legge non rimanga impunito e in questo senso vanno le sanzioni alternative al carcere quali la detenzione domiciliare, i percorsi dei lavori di pubblica utilità o le sanzioni di tipo amministrativo che in taluni casi sono più efficaci e dirette di sanzioni penali che sono di scarsa entità, ma intasano le nostre aule di tribunale. Il provvedimento si occupa anche di recidiva perché i percorsi di recupero, quali i lavori di pubblica utilità previsti con la messa alla prova, è dimostrato che evitano proprio il ripetersi di condotte di reato.
“Finalmente – ha concluso - abbiamo un testo di iniziativa parlamentare efficace ed efficiente che affronta i mali delle carceri e della giustizia con cui si apre oggi una nuova stagione che guarda alle aspettative di sicurezza dei cittadini e al rispetto dei diritti umani di tutti".
I cittadini chiedono che chi viola la legge non rimanga impunito e in questo senso vanno le sanzioni alternative al carcere quali la detenzione domiciliare, i percorsi dei lavori di pubblica utilità o le sanzioni di tipo amministrativo che in taluni casi sono più efficaci e dirette di sanzioni penali che sono di scarsa entità, ma intasano le nostre aule di tribunale. Il provvedimento si occupa anche di recidiva perché i percorsi di recupero, quali i lavori di pubblica utilità previsti con la messa alla prova, è dimostrato che evitano proprio il ripetersi di condotte di reato.
“Finalmente – ha concluso - abbiamo un testo di iniziativa parlamentare efficace ed efficiente che affronta i mali delle carceri e della giustizia con cui si apre oggi una nuova stagione che guarda alle aspettative di sicurezza dei cittadini e al rispetto dei diritti umani di tutti".
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