lunedì 25 novembre 2013

Natale di crisi, ma resiste il "rito" del regalo

Difficoltà soprattutto tra i giovani, nelle grandi città e nel Nord-Est. Sarà un Natale di crisi e molto probabilmente non sarà nemmeno l'ultimo.








E' questa, a distanza di un mese dalle festività, la sensazione più diffusa tra le famiglie visto che a pensarla così sono ben sette italiani su dieci (percentuale peraltro in crescita rispetto al 66,4% dell'anno scorso); anche perché sono ancora tanti – 2 su 3 – coloro per i quali l'attuale contesto di crisi durerà per almeno altri due anni, così come è consistente la quota di chi si sente più povero rispetto allo scorso anno (oltre il 47%); non stupisce, dunque, se risulta in leggero aumento la quota di chi quest'anno non farà acquisti (dal 13,7% al 14,2%), sebbene l'appuntamento con i regali di Natale resti per la stragrande maggioranza dei consumatori (l'86%) un "rito" irrinunciabile costituendo, per oltre la metà di essi, anche una spesa necessaria che si affronta con piacere.

Questi, in sintesi, i risultati di un'indagine di Confcommercio in collaborazione con Format Ricerche sul sentiment degli italiani a un mese dalle festività natalizie.

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