Al ritmo di 5,544 mdl/mese ed un maggior carico pro-capite di 454 euro, 91 euro mese. Senza interventi seri come vendita oro Bankitalia, debito sfonderà 2.100 mld a fine 2013.
Il governo Letta, partito a fine aprile con un debito di 2.041,293 miliardi di euro, vede salire, a fine settembre, l’importo a 2.068,565, con un aumento in 5 mesi di 27,272 miliardi, e un maggior carico pro capite per i cittadini di 454 euro, sempre in 5 mesi. Il debito a carico di ciascuno dei 59,6 milioni di cittadini a fine luglio è pari a 34,707 euro.
L’ultimo governo Berlusconi, durato in carica 42 mesi dal maggio 2008 all’ottobre 2011, ha generato un aumento del debito di 261,665 miliardi (da 1.654,737 a 1916,402 miliardi), pari a 6,230 miliardi aumento medio mensile. L’incremento del debito per oltre 261 miliardi di euro generato dal governo Berlusconi ha prodotto per i cittadini italiani un aumento del carico pro capite pari a + 4.390 euro. Con Berlusconi, il debito pro capite a fine mandato era pari a 32.154 euro.
Il governo Monti, in carica da metà novembre 2011, conclude il suo mandato a fine aprile 2013. La sua azione ha generato un aumento di 128,904 miliardi in 17 mesi, da fine novembre 2011 ( 1.912,389 miliardi) ad aprile di quest’anno (2.041,293 miliardi, ultimo dato fornito da Bankitalia sull’ammontare del debito pubblico), pari a circa 7,5 miliardi di aumento medio mensile, il peggior risultato rispetto a tutti i governi che l’hanno preceduto dal 1996. Il calcolo preciso imputabile a Mario Monti è di difficile esecuzione perché non abbiamo il valore del debito a metà novembre 2011. L’incremento del debito per 128,904 miliardi di euro generato dal governo Monti ha prodotto per i cittadini italiani (59,6 milioni) un aumento del carico pro capite pari a +2.163 euro.
Adusbef e Federconsumatori, per evitare che il debito pubblico a fine dicembre 2013 possa sfondare 2.100 miliardi di euro, tornano a chiedere la vendita di oro e riserve di Bankitalia (130 mld di euro), che non garantendo da anni la circolazione monetaria, può essere dismesso per risanare i conti pubblici come da tempo hanno già fatto tutti gli Stati europei, eccetto che i governi italiani, la cui egemonia e libertà di manovra economica sembra scandita dagli interessi della Banca d’Italia.
L’ultimo governo Berlusconi, durato in carica 42 mesi dal maggio 2008 all’ottobre 2011, ha generato un aumento del debito di 261,665 miliardi (da 1.654,737 a 1916,402 miliardi), pari a 6,230 miliardi aumento medio mensile. L’incremento del debito per oltre 261 miliardi di euro generato dal governo Berlusconi ha prodotto per i cittadini italiani un aumento del carico pro capite pari a + 4.390 euro. Con Berlusconi, il debito pro capite a fine mandato era pari a 32.154 euro.
Il governo Monti, in carica da metà novembre 2011, conclude il suo mandato a fine aprile 2013. La sua azione ha generato un aumento di 128,904 miliardi in 17 mesi, da fine novembre 2011 ( 1.912,389 miliardi) ad aprile di quest’anno (2.041,293 miliardi, ultimo dato fornito da Bankitalia sull’ammontare del debito pubblico), pari a circa 7,5 miliardi di aumento medio mensile, il peggior risultato rispetto a tutti i governi che l’hanno preceduto dal 1996. Il calcolo preciso imputabile a Mario Monti è di difficile esecuzione perché non abbiamo il valore del debito a metà novembre 2011. L’incremento del debito per 128,904 miliardi di euro generato dal governo Monti ha prodotto per i cittadini italiani (59,6 milioni) un aumento del carico pro capite pari a +2.163 euro.
Adusbef e Federconsumatori, per evitare che il debito pubblico a fine dicembre 2013 possa sfondare 2.100 miliardi di euro, tornano a chiedere la vendita di oro e riserve di Bankitalia (130 mld di euro), che non garantendo da anni la circolazione monetaria, può essere dismesso per risanare i conti pubblici come da tempo hanno già fatto tutti gli Stati europei, eccetto che i governi italiani, la cui egemonia e libertà di manovra economica sembra scandita dagli interessi della Banca d’Italia.
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