“La flessione della cassa integrazione, tutta imputabile al crollo di quella in deroga, non sottende un'inversione di tendenza.
L'andamento della cassa, infatti, al netto dei problemi di finanziamento e di burocrazia che investono la deroga, rimane a livelli elevatissimi, con un trend che sfonderà per l'ennesima volta il miliardo di ore di cassa autorizzate anche per il 2013”. Così in una nota la Cgil commenta i dati sul ricorso alla Cig diffusi ieri dall'Inps e relativi al mese di ottobre.
Inoltre, prosegue la nota, “i dati sulla crescita delle domande di disoccupazione sono di fatti inquietanti ed è per questo che non è assolutamente tollerabile lasciare senza alcun tipo di sostegno centinaia di migliaia di lavoratori invischiati in una crisi profondissima, e alla deriva della disoccupazione, in attesa di una, al momento soltanto ipotetica, 'ripresina'. Serve garantire un finanziamento adeguato per gli ammortizzatori in deroga, non solo per quel che resta per il 2013 ma per tutto il prossimo anno”.
Per la Cgil, infine, “non bisogna guardare alle sole emergenze. La legge di stabilità deve essere lo strumento per determinare quel cambiamento necessario per aggredire la crisi. Ed è per questi motivi, per rivendicare l'urgenza non più rinviabile di interventi concreti che mettano al centro il lavoro, che con Cisl e Uil daremo vita a partire dalla prossima settimana a decine di scioperi territoriali. La legge di stabilità deve cambiare e deve farlo in meglio: questo è ciò che chiediamo, e continueremo a chiedere nei prossimi giorni, al Parlamento”, conclude la Cgil.
Inoltre, prosegue la nota, “i dati sulla crescita delle domande di disoccupazione sono di fatti inquietanti ed è per questo che non è assolutamente tollerabile lasciare senza alcun tipo di sostegno centinaia di migliaia di lavoratori invischiati in una crisi profondissima, e alla deriva della disoccupazione, in attesa di una, al momento soltanto ipotetica, 'ripresina'. Serve garantire un finanziamento adeguato per gli ammortizzatori in deroga, non solo per quel che resta per il 2013 ma per tutto il prossimo anno”.
Per la Cgil, infine, “non bisogna guardare alle sole emergenze. La legge di stabilità deve essere lo strumento per determinare quel cambiamento necessario per aggredire la crisi. Ed è per questi motivi, per rivendicare l'urgenza non più rinviabile di interventi concreti che mettano al centro il lavoro, che con Cisl e Uil daremo vita a partire dalla prossima settimana a decine di scioperi territoriali. La legge di stabilità deve cambiare e deve farlo in meglio: questo è ciò che chiediamo, e continueremo a chiedere nei prossimi giorni, al Parlamento”, conclude la Cgil.
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