giovedì 4 luglio 2013

Province, Fanelli: Il fine era giusto: riformare e risparmiare!

"Ora avanti con il percorso indicato dal ministro Delrio". "Lo strumento rappresentato dal decreto legge era sbagliato, ma il fine corretto: riformare e risparmiare! Non vogliamo e non dobbiamo rinunciare all’abolizione delle Province. 









La riforma del sistema deve proseguire e siamo convinti che comunque si farà. Le Province vanno chiuse attraverso un percorso costituzionale, che ad ogni modo darebbe garanzia di servizi ai cittadini e risparmio di spese”. Micaela Fanelli, membro dell’Ufficio di presidenza nazionale Anci e capogruppo di centro-sinistra alla Provincia di Campobasso, interviene così sulla sentenza della Corte costituzionale che ha dichiarato l'illegittimità costituzionale della riforma e del riordino delle Province, previsti nel decreto Salva-Italia, con la riduzione degli enti in base a criteri di estensione e di numerosità della popolazione.

"Viviamo una forte crisi, e ogni istituzione è chiamata a una grande responsabilità. Così come le Province sono strutturate organizzate, necessitano di una modifica dell’architettura istituzionale. Ciò significa non solo conservare i servizi essenziali per i cittadini, ma anche risparmiare i costi, e altresì salvaguardare l’occupazione e i singoli percorsi professionali del personale amministrativo". "Siamo rassicurati e felici che il presidente del Consiglio Letta abbia preso l’impegno in Parlamento per eliminare le Province. Ora – sottolinea Fanelli - la strada giusta è quella tracciata dal ministro per gli Affari regionali e le autonomie Delrio".

La delegata Anci evidenzia l’accelerazione decisiva per quanto riguarda l’iter di ridisegno strutturale e funzionale: "E’ sostanzialmente pronto il disegno di legge che riforma in maniera organica gli enti locali, i comuni, le città metropolitane e trasferisce le funzioni delle province. Si tratta – spiega Fanelli -  di rendere efficiente il paese, e di garantire un vantaggio ai cittadini. Lo stesso ministro Delrio ha assicurato che questo disegno di legge proteggerà anche questa fase transitoria, di passaggio. Il che significa un aspetto fondamentale: nessuna interruzione o diminuzione della regolare copertura dei servizi essenziali ai cittadini".

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