Nel 2012 il debito pubblico, comunica l'Istat, è volato al 127% del Pil. Si tratta del peggiore dato dal 1990. Nel mese di gennaio la disoccupazione è salita all'11,7% (dati destagionalizzati e provvisori).
Nel 2012 il Pil ai prezzi di mercato è stato pari a 1.565.916 milioni di euro correnti, con una riduzione dello 0,8% rispetto all'anno precedente. In volume il Pil è diminuito del 2,4%.
I dati finora disponibili per i maggiori paesi sviluppati mostrano un aumento del Pil in volume negli Stati Uniti (2,2%), in Giappone (1,9%), in Germania (0,7%) e nel Regno Unito (0,2%).
Dal lato della domanda nel 2012 si registra una caduta in volume del 3,9% dei consumi finali nazionali e dell'8,0% degli investimenti fissi lordi, mentre le esportazioni di beni e servizi hanno segnato un aumento del 2,3%. Le importazioni sono diminuite del 7,7%.
A livello settoriale, il valore aggiunto ha registrato un calo in volume in tutti i principali comparti, con diminuzioni del 4,4% nell'agricoltura, silvicoltura e pesca, del 3,5% nell'industria in senso stretto, del 6,3% nelle costruzioni e dell'1,2% nei servizi.
L'indebitamento netto delle Amministrazioni pubbliche, misurato in rapporto al Pil, è pari al -3,0% (era -3,8% nel 2011).
L'avanzo primario (indebitamento netto, al netto della spesa per interessi) è pari, in rapporto al Pil, al 2,5% (era 1,2% nel 2011).
DISOCCUPAZIONE 11,7% RECORD DAL 2004
Nel mese di gennaio la disoccupazione è salita all'11,7% (dati destagionalizzati e provvisori). E' il tasso più alto dall'inizio delle serie mensili, cioè dal gennaio 2004, e dall'avvio di quelle trimestrali, ovvero dal IV trimestre del '92. Sempre a gennaio la disoccupazione giovanile (15-24 anni) è salita al 38,7%, il massimo dall'inizio delle serie storiche sia mensili sia trimestrali. Nella media del 2012 la disoccupazione è stata pari al 10,7%, mentre nel 2011 era all'8,4%: è il livello più alto dal 1993. Al Sud il tasso è al 17,2%.
Boom dei lavoratori precari nel 2012. Lo scorso anno, comunica l'Istat, il numero dei precari ha toccato il massimo livello con 2 milioni e 375 mila contratti a termine e 433 mila di collaboratori. In tutto si tratta di 2,8 milioni di lavoratori senza posto fisso. Il livello di dipendenti a termine è il più alto dal 1993 e quello dei collaboratori dal 2004, cioé dall'inizio delle serie storiche relative.
I dati finora disponibili per i maggiori paesi sviluppati mostrano un aumento del Pil in volume negli Stati Uniti (2,2%), in Giappone (1,9%), in Germania (0,7%) e nel Regno Unito (0,2%).
Dal lato della domanda nel 2012 si registra una caduta in volume del 3,9% dei consumi finali nazionali e dell'8,0% degli investimenti fissi lordi, mentre le esportazioni di beni e servizi hanno segnato un aumento del 2,3%. Le importazioni sono diminuite del 7,7%.
A livello settoriale, il valore aggiunto ha registrato un calo in volume in tutti i principali comparti, con diminuzioni del 4,4% nell'agricoltura, silvicoltura e pesca, del 3,5% nell'industria in senso stretto, del 6,3% nelle costruzioni e dell'1,2% nei servizi.
L'indebitamento netto delle Amministrazioni pubbliche, misurato in rapporto al Pil, è pari al -3,0% (era -3,8% nel 2011).
L'avanzo primario (indebitamento netto, al netto della spesa per interessi) è pari, in rapporto al Pil, al 2,5% (era 1,2% nel 2011).
DISOCCUPAZIONE 11,7% RECORD DAL 2004
Nel mese di gennaio la disoccupazione è salita all'11,7% (dati destagionalizzati e provvisori). E' il tasso più alto dall'inizio delle serie mensili, cioè dal gennaio 2004, e dall'avvio di quelle trimestrali, ovvero dal IV trimestre del '92. Sempre a gennaio la disoccupazione giovanile (15-24 anni) è salita al 38,7%, il massimo dall'inizio delle serie storiche sia mensili sia trimestrali. Nella media del 2012 la disoccupazione è stata pari al 10,7%, mentre nel 2011 era all'8,4%: è il livello più alto dal 1993. Al Sud il tasso è al 17,2%.
Boom dei lavoratori precari nel 2012. Lo scorso anno, comunica l'Istat, il numero dei precari ha toccato il massimo livello con 2 milioni e 375 mila contratti a termine e 433 mila di collaboratori. In tutto si tratta di 2,8 milioni di lavoratori senza posto fisso. Il livello di dipendenti a termine è il più alto dal 1993 e quello dei collaboratori dal 2004, cioé dall'inizio delle serie storiche relative.
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