venerdì 1 marzo 2013

Confesercenti: Preoccupante specchio di una economia sempre più in crisi

"I dati Istat di oggi su Pil, lavoro ed inflazione mostrano un’Italia sempre più in crisi". Lo stesso quinto calo consecutivo mensile dell’inflazione se da una parte poteva rappresentare un fatto positivo - sottolinea Confesercenti in una nota - dall’altra, invece, diventa un ulteriore, allarmante sintomo della grave situazione economica del Paese. 






L’inflazione si adegua ad un’economia soffocata da una congiuntura economica sempre più pericolosa: la disoccupazione tocca livelli record, il calo del Pil 2012 lascia una pesante eredità di recessione, migliaia di imprese non ce la fanno più e chiudono, le famiglie tirano la cinghia ed i consumi segnalano cali preoccupanti. La netta contrazione della spesa per consumi interni delle famiglie, colpite sempre di più dalla mancanza di lavoro e da un peso fiscale esorbitante, produrrà effetti negativi anche nel 2013 con un impatto negativo sul Pil, in termini di sottrazione di crescita, di 0,7 punti percentuali.

Del resto questa deriva appare inevitabile con un prelievo fiscale che crescerà di altri 34 miliardi nel 2013, mentre sarebbe indispensabile una inversione di tendenza che sarebbe possibile recuperando risorse con coraggiosi tagli alla spesa corrente improduttiva.

Chiediamo alle forze politiche un forte atto di responsabilità in questo delicato momento per il Paese: serve un forte segnale di discontinuità rispetto alla crisi, rimettendo al centro lo sviluppo e le forze produttive del nostro sistema economico.  Per questo occorre al più presto un Governo che agisca rapidamente e con la massima determinazione per rilanciare investimenti, occupazione e consumi. Un’azione decisa che tagli la spesa pubblica con i suoi troppi sprechi e riduca in modo tangibile il carico fiscale su imprese e famiglie.

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