Se per molti sono discutibili da un punto di vista etico/morale, dal lato economico sono stati un buon affare.
In quasi 40 anni (dal 1973 al 2011), rileva in una nota la CGIA di Mestre, le sanatorie fiscali introdotte dai Governi che si sono succeduti hanno permesso all’Erario di incassare 123 miliardi di euro (dati attualizzati al 2012).
Tenendo in considerazione solo il gettito rivalutato al 2012, la sanatoria più 'redditizia' per lo Stato è stata quella fiscale del 2003 che ha portato nelle casse dello dell’Erario 22,8 miliardi di euro. Non meno significativo è stato il condono del 1973, avvenuto dopo la riforma fiscale realizzata dall’on. Visentini, che ha prodotto un gettito di 21,9 miliardi di euro.
Tra le ultime operazioni si segnala lo scudo fiscale riproposto nel 2009 dal Governo Berlusconi che, ha a fronte di circa 100 miliardi di capitali rientrati in Italia, ha assicurato 5,6 miliardi di euro di nuove entrate.
Tenendo in considerazione solo il gettito rivalutato al 2012, la sanatoria più 'redditizia' per lo Stato è stata quella fiscale del 2003 che ha portato nelle casse dello dell’Erario 22,8 miliardi di euro. Non meno significativo è stato il condono del 1973, avvenuto dopo la riforma fiscale realizzata dall’on. Visentini, che ha prodotto un gettito di 21,9 miliardi di euro.
Tra le ultime operazioni si segnala lo scudo fiscale riproposto nel 2009 dal Governo Berlusconi che, ha a fronte di circa 100 miliardi di capitali rientrati in Italia, ha assicurato 5,6 miliardi di euro di nuove entrate.
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