La decisione di convocare un confronto tra tutte le rappresentanze istituzionali, sociali e imprenditoriali sulla grave crisi del comparto edile molisano, merita piena condivisione e pur nell’incerta situazione amministrativa in cui versano gli Organi della Regione Molise, è opportuno che la Seconda e la Terza Commissione Consiliare del Consiglio Regionale si adoperino per le loro prerogative a sostegno del percorso che emergerà in sede di Prefettura.
In via prioritaria vanno accelerati gli adempimenti tesi a sbloccare i 346 milioni di euro destinati alla ricostruzione post-sisma, e tutte quelle altre opere pubbliche e private immediatamente cantierabili e per le quali sono disponibili dotazioni finanziarie immediate.
Con un monitoraggio puntuale andranno verificate le stazioni appaltanti, gli impedimenti procedurali e le difficoltà insorte, impegnandosi preliminarmente proprio sugli interventi già finanziati, per i quali gli enti hanno in cassa le risorse e che per varie problematicità sono rimasti impigliati nella rete della burocrazia.
In seconda battuta occorre una ricognizione di tutti i finanziamenti nazionali disposti in favore del Molise e che non sono ancora stati trasferiti a saldo di lavori pubblici già fatti o per le opere in cantiere, a partire dai 27 milioni di euro stanziati dal Ministero dell’Ambiente a tutela del territorio contro il dissesto idrogeologico.
Infine, ma non per valenza sociale, sollecito la Prefettura ad attivare un monitoraggio con l’INPS, la Cassa Edile, il Ministero del Lavoro, e l’Assessorato Regionale al Lavoro per acquisire i dati sulla cancellazione delle imprese, sul calo degli occupati in edilizia, sui numeri riferiti agli ammortizzatori sociali e sull’assenza di tutela del reddito per migliaia di operai edili esclusi ingiustamente dalla cassa in deroga.
Per le prossime festività natalizie, e a seguire in avvio di 2013, per la prima volta dopo anni, un numero elevato di lavoratori non disporrà né del salario, né della disoccupazione speciale dell’edilizia, né di altri ammortizzatori sociali di alcun genere, con conseguenze devastanti per tante famiglie e tante comunità locali molisane.
Su questo fenomeno esplosivo, il tavolo aperto con la Prefettura, ha il compito di indicare soluzioni urgenti segnalando al Governo Monti i rischi sulla tenuta sociale del nostro sistema economico.
Con un monitoraggio puntuale andranno verificate le stazioni appaltanti, gli impedimenti procedurali e le difficoltà insorte, impegnandosi preliminarmente proprio sugli interventi già finanziati, per i quali gli enti hanno in cassa le risorse e che per varie problematicità sono rimasti impigliati nella rete della burocrazia.
In seconda battuta occorre una ricognizione di tutti i finanziamenti nazionali disposti in favore del Molise e che non sono ancora stati trasferiti a saldo di lavori pubblici già fatti o per le opere in cantiere, a partire dai 27 milioni di euro stanziati dal Ministero dell’Ambiente a tutela del territorio contro il dissesto idrogeologico.
Infine, ma non per valenza sociale, sollecito la Prefettura ad attivare un monitoraggio con l’INPS, la Cassa Edile, il Ministero del Lavoro, e l’Assessorato Regionale al Lavoro per acquisire i dati sulla cancellazione delle imprese, sul calo degli occupati in edilizia, sui numeri riferiti agli ammortizzatori sociali e sull’assenza di tutela del reddito per migliaia di operai edili esclusi ingiustamente dalla cassa in deroga.
Per le prossime festività natalizie, e a seguire in avvio di 2013, per la prima volta dopo anni, un numero elevato di lavoratori non disporrà né del salario, né della disoccupazione speciale dell’edilizia, né di altri ammortizzatori sociali di alcun genere, con conseguenze devastanti per tante famiglie e tante comunità locali molisane.
Su questo fenomeno esplosivo, il tavolo aperto con la Prefettura, ha il compito di indicare soluzioni urgenti segnalando al Governo Monti i rischi sulla tenuta sociale del nostro sistema economico.
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