Riceviamo e pubblichiamo articolo di Albino Iacovone su Provincia di Isernia.
Caro Mazzuto hai dimenticato che di abolizione, accorpamento, riordino delle province se ne parla da anni e lo stesso tuo partito ( prima Forza Italia e dopo PDL) era favorevole a questa riforma tant'è nel programma di governo veniva bene evidenziato!
Ora, a tempo scaduto e in modo abbastanza patetico ,ti rivolgi al Capo dello Stato con gesti alquanto stantii e privi di efficacia( non è con la consegna del Gonfalone e della Fascia - peraltro di proprietà dell' Ente e non dello Stato- al Presidente della Repubblica che risolvi il problema!).
Tu pensi veramente che il Capo dello Stato non sappia che le attuali funzioni di una provincia incidono relativamente su un territorio e si sovrappongono a quelle delle Regioni che non hanno mai fornito le deleghe e quindi un riconoscimento giuridico ed operativo alla stesse Province, contribuendo di fatto alla loro progressiva scomparsa?
Ti sfugge che un sistema di autonomie locali e sue molteplici diramazioni ( vedi Comunità Montane, Consorzi, Agenzie, Enti per il Turismo, Società partecipate, etc. etc.) non può più reggere soprattutto in una piccola Regione come la nostra destinata, purtroppo,a perdere anche l' autonomia( non so se fu realmente un vantaggio la sua conquista)?.
Non perdere più tempo a difendere l' indifendibile e sforzati invece di ottenere con l' imminente riordino ( che prevede anche la possibilità di far rimanere a Isernia la qualità di Capoluogo di provincia, con tutti i relativi vantaggi) ogni possibile soluzione che possa guardare al futuro con realismo e con minore disagio possibile. Non dilungarti su cavilli procedurali e giuridici che troveranno il tempo che trovano.
Ti vorrei ricordare che quando il Governo propone e il Parlamento legifera in materia di consolidamento della finanza pubblica, non vi è nessuna violazione della Costituzione ( come la stessa Corte Costituzionale ha più volte ribadito).
Ora, a tempo scaduto e in modo abbastanza patetico ,ti rivolgi al Capo dello Stato con gesti alquanto stantii e privi di efficacia( non è con la consegna del Gonfalone e della Fascia - peraltro di proprietà dell' Ente e non dello Stato- al Presidente della Repubblica che risolvi il problema!).
Tu pensi veramente che il Capo dello Stato non sappia che le attuali funzioni di una provincia incidono relativamente su un territorio e si sovrappongono a quelle delle Regioni che non hanno mai fornito le deleghe e quindi un riconoscimento giuridico ed operativo alla stesse Province, contribuendo di fatto alla loro progressiva scomparsa?
Ti sfugge che un sistema di autonomie locali e sue molteplici diramazioni ( vedi Comunità Montane, Consorzi, Agenzie, Enti per il Turismo, Società partecipate, etc. etc.) non può più reggere soprattutto in una piccola Regione come la nostra destinata, purtroppo,a perdere anche l' autonomia( non so se fu realmente un vantaggio la sua conquista)?.
Non perdere più tempo a difendere l' indifendibile e sforzati invece di ottenere con l' imminente riordino ( che prevede anche la possibilità di far rimanere a Isernia la qualità di Capoluogo di provincia, con tutti i relativi vantaggi) ogni possibile soluzione che possa guardare al futuro con realismo e con minore disagio possibile. Non dilungarti su cavilli procedurali e giuridici che troveranno il tempo che trovano.
Ti vorrei ricordare che quando il Governo propone e il Parlamento legifera in materia di consolidamento della finanza pubblica, non vi è nessuna violazione della Costituzione ( come la stessa Corte Costituzionale ha più volte ribadito).
Albino Iacovone
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