mercoledì 11 luglio 2012

Comune di Isernia. I ritardi nei pagamenti sono sempre più lunghi

Aumentano i disagi  per le imprese che vantano crediti.









Sono sul piede di guerra i piccoli imprenditori di Isernia perchè, ad oggi, vantano ancora  crediti nei confronti della pubblica amministrazione. Il Comune di Isernia, che da oltre un mese è commissariato, non ha ancora nominato un responsabile che si occupi della firma dei trasferimenti dei fondi che restano bloccati perché non viene fatta la rendicontazione delle spese già sostenute.

Una vicenda paradossale che vede molte realtà produttive scivolare verso il fallimento, nonostante vantino crediti nei confronti della pubblica amministrazione. La decadenza della giunta De Vivo, causata dalle dimissioni dei 17 consiglieri del centro-destra, ha avuto come unico risultato la paralisi amministrativa dell'ente Comune. In un periodo di congiuntura economica fortemente negativo come quello che stiamo vivendo, la  scelta di fare cadere la giunta comunale di Isernia, sta aggravando ancora di più la situazione economica della città.

Il centro-destra ha la responsabilità politica e non solo, di aver portato il Comune al commissariamento, con tutte le conseguenze che tale scelta porterà con se. In questi giorni, sono arrivate in redazione, diverse segnalazioni di imprenditori isernini, stanchi di questa situazione. Finora sono restati in silenzio, ma la collaborazione che finora hanno offerto al Commissario prefettizio attraverso la pazienza di aspettare che facesse qualcosa per loro, è ormai finita. La situazione, dicono, è insostenibile e molti non possono più permettersi di aspettare oltre.

Gli imprenditori, chiedono maggiore attenzione e rispetto e auspicano una veloce risoluzione del problema, prima che sia troppo tardi. Sollecitano dunque il Commissario affinchè trovi la soluzione al più presto e, nello stesso tempo, protestano vivacemente contro chi ha determinato questa situazione.  "La politica deve essere consapevole dei danni che ci stanno arrecando", dicono gli imprenditori-creditori "e devono  farsi un bell'esame di coscienza. Chi ha determinato questa situazione, in modo particolare i consiglieri dimissionari, dovranno rispondere politicamente del loro comportamento davanti ai cittadini, che siamo certi, non dimenticheranno quanto accaduto".

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