mercoledì 27 giugno 2012

Solagrital: Bloccare la mobilità, stabilizzare gli avventizi che lavorano da anni in azienda

Diffida urgente dei Consiglieri Romano, Monaco e Di Donato indirizzata a Regione, sindacati e autorità di controllo. La notizia è esplosiva.  E se fosse accolta la tesi dei Consiglieri firmatari si ribalterebbe completamente la tesi dell’azienda: invece di licenziare, i lavoratori avrebbero diritto alla stabilizzazione.




Per questo è stata protocollata questa mattina una diffida urgente dei Consiglieri regionali Massimo Romano, Filippo Monaco e Felice Di Donato sulla vertenza Solagrital.

Indirizzata alla Regione, azionista di Solagrital tramite la società partecipata Gam srl, nonché ai sindacati e alle altre autorità di controllo (tra cui Inps e Corte dei Conti) la diffida mette in evidenza le contraddizioni della procedura di mobilità per 76 lavoratori a tempo indeterminato preannunciata dall’azienda con quanto previsto nel piano di riorganizzazione aziendale. E proprio nelle ore in cui azienda e sindacati cominciano il confronto sul documento arriva la diffida dei Consiglieri Romano, Monaco e Di Donato.

“Revocare immediatamente la procedura di mobilità (e dunque di licenziamento) per circa 100 dipendenti a tempo indeterminato, che è stata preannunciato nei giorni scorsi; procedere alla stabilizzazione della manodopera a tempo determinato (avventizi) che lavorano strutturalmente in azienda anni e avviare le verifiche per la rimozione del management valutando anche le conseguenti azioni di responsabilità” - spiega Massimo Romano, Consigliere regionale di Costruire Democrazia.

“Da quattro anni l’azienda ha collocato in CIGS 96 lavoratori a tempo indeterminato salvo poi del tutto contraddittoriamente assumerne circa 400 con contratti a tempo determinato di avventiziato. Ora addirittura la mobilità, preludio al licenziamento, nonostante si confermi il ricorso a manodopera avventizia anche per il futuro. E’ in atto, insomma, una forma di precarizzazione dei rapporti di lavoro che oltre ad essere probabilmente anomala è mortificante sotto il profilo della dignità dei lavoratori.” – prosegue Massimo Romano.

“E nel frattempo, mentre restiamo in attesa di avere notizie sulla percezione di premi di risultato stratosferici da parte del management, i lavoratori e gli operatori dell’indotto attendono ancora di percepire spettanze arretrate. Una situazione molto discutibile che merita di essere accertata nell’interesse del pubblico erario e dei diritti dei lavoratori e delle loro famiglie.”

Nessun commento: