Presentate
da parte di diciotto consiglieri del centrodestra appena eletti al Comune di
Isernia le dimissioni che hanno decretato la fine dell'amministrazione
cittadina. Ormai il limite è abbondantemente superato, e i cittadini hanno
ragione a protestare contro questo tipo di politica.
La caduta di certi
"regimi", in genere, è preceduta (chissà perché?!) sempre da una
richiesta di collaborazione con le
opposizioni. In molti Paesi governati da uno e uno solo,
regimi per fortuna passati alla storia, "il capo" ha sempre
"tentato" di restare in piedi invitando all'unità nazionale per il
bene di tutti (?!). Anche dal regno del Molise
sono stati lanciati, in questi ultimi giorni, segnali distensivi (?!)
alle opposizioni, chiedendo loro
collaborazione per superare questo momento difficile. E' ovvio, hanno pensato
in molti, coi problemi che ha il re, la sentenza del Tar, lo smacco subito a
Venafro, se vuole cadere in piedi, deve chiedere aiuto... Ma quando in quel di
Campobasso, nella festa più importante del capoluogo, in bella vista su quel
balcone, una marea di molisani lo hanno contestato riempendolo di fischi, ha
pensato: è troppo! Domani mi vendico! Al diavolo, muoia Sansone con tutti i
Filistei! L'unica cosa eclatante che gli era rimasta e che poteva fare era
"ordinare" l'addio al Comune
di Isernia di quei consiglieri fedeli, tanto fedeli che hanno sottoscritto le
proprie dimissioni, ancor prima di essere "convalidati" a tale ruolo.
Gli avrà detto: facciamo un gioco, facciamo finta che andate dal notaio ad
apporre una firma, mi raccomando, dovete essere almeno diciassette, altrimenti
il gioco non vale... Ma, caro re, ai cittadini, poi cosa diremo? Gli hanno
chiesto, e lui: direte... direte... abbiamo scherzato! Ci siamo candidati,
siamo stati eletti, è stato eletto il Sindaco di Isernia, nominata perfino la
Giunta ma noi pensavamo che fosse solo un gioco! Alla faccia!
Una vergogna nella vergogna! Una
certa politica che non solo passa e va, senza guardare agli interessi della gente,
ma che, addirittura, schernisce una città, una provincia e un'intera regione.
Che dire di più, ogni parola è superflua! Da molisano confido nell'orgoglio dei
miei corregionali che sapranno giudicare a tempo debito questi affronti,
ricordando bene questi uomini e ciò che sono capaci di fare. Ancora una
volta,costoro, hanno scritto l'ennesima pagina scura della vita politica del Molise!
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