“I problemi dei molisani? L’ultimo dei problemi”. Senza panegirici il presidente della IV Commissione Consiliare Permanente Lucio De Bernardo va dritto al nocciolo della questione: “L’attività amministrativa della Regione Molise ha subito una paralisi in uno dei momenti più critici per la popolazione molisana.
Restano in piedi le questioni più spinose che affliggono i cittadini: sanità, lavoro, sociale, istruzione, tanto per citare alcuni dei settori maggiormente in difficoltà. Eppure al centro dell’attenzione della politica sembra esserci soltanto la futura leadership della Regione. Del resto lo stato attuale di cose non ci consente di svolgere appieno le nostre funzioni, limitando l’azione politica a questioni ‘urgenti e indifferibili’. Il progetto di Piano Sanitario, solo dopo aver ottenuto un consenso bipartisan, è stato sottoposto ad una attenta disamina che ha coinvolto tutte le Istituzioni regionali e tutti gli attori della sanità in Molise, dai sindacati agli operatori.
Alle audizioni sono seguite tre sedute in IV Commissione nelle quali tutti i suggerimenti scaturiti dalle consultazioni sono stati valutati e rielaborati. Il Piano Sanitario è stato suddiviso in macroaree di intervento e, allo stato attuale, la Commissione ha completate le proposte in merito a prevenzione, medicina del territorio, liste d’attesa, rete dell’emergenza-urgenza e presidi ospedalieri minori.
Poi il Tar ha bloccato tutto, perché il Piano Sanitario non è considerato urgente e indifferibile, non essendo di competenza del Consiglio regionale. Ma – ha precisato De Bernardo – sulla questione della legittimità dei provvedimenti in materia di sanità si era ampiamente discusso in una fase preliminare e il Commissario ad acta, Michele Iorio, cui spetta l’approvazione del Piano, si era dimostrato disponibile ad accogliere suggerimenti dall’assise di Via IV Novembre.
Poi il Tar ha bloccato tutto, perché il Piano Sanitario non è considerato urgente e indifferibile, non essendo di competenza del Consiglio regionale. Ma – ha precisato De Bernardo – sulla questione della legittimità dei provvedimenti in materia di sanità si era ampiamente discusso in una fase preliminare e il Commissario ad acta, Michele Iorio, cui spetta l’approvazione del Piano, si era dimostrato disponibile ad accogliere suggerimenti dall’assise di Via IV Novembre.
Nel frattempo apprendiamo con rammarico che dal Consiglio dei Ministri ci viene imposto l’ennesimo commissario alla sanità, a causa delle pressioni sul Ministro Balduzzi esercitate da una certa parte politica. Insomma, ancora una volta veniamo considerati incapaci di risolvere i nostri problemi, le questioni della nostra sanità.
E chi paga le conseguenze di queste scelte? I cittadini, ovvio! L’incarico del neo sub commissario sarà a carico delle casse regionali, proprio mentre la Regione Molise cerca di individuare fondi per anticipare le somme che il Governo dovrà corrispondere alle ditte che hanno operato per far fronte all’emergenza maltempo dell’ultimo inverno. Decine di imprese sono sull’orlo del fallimento e il Consiglio dei Ministri ci costringe ad una ulteriore emorragia di denaro pubblico.
E chi paga le conseguenze di queste scelte? I cittadini, ovvio! L’incarico del neo sub commissario sarà a carico delle casse regionali, proprio mentre la Regione Molise cerca di individuare fondi per anticipare le somme che il Governo dovrà corrispondere alle ditte che hanno operato per far fronte all’emergenza maltempo dell’ultimo inverno. Decine di imprese sono sull’orlo del fallimento e il Consiglio dei Ministri ci costringe ad una ulteriore emorragia di denaro pubblico.
Il corrispettivo della sontuosa remunerazione dell’ennesimo commissario ad acta avrebbe potuto aiutare le imprese in difficoltà, riconoscendo – ha concluso il presidente della IV Commissione – ai consiglieri molisani, democraticamente eletti dai cittadini, la possibilità di operare per il bene comune”.
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