giovedì 12 aprile 2012

Tassa sugli sms per finanziare la protezione civile

Venerdì il governo varerà la riforma: in arrivo nuovi aumenti delle accise sui carburanti oltre all'imposta sui messaggini.












Non bastavano gli aumenti dell'accise sul carburante. Ora potrebbe arrivare anche la tassa sugli sms. Tutto per permettere il finanziamento della riforma della Protezione civile, che potrebbe arrivare già venerdì prossimo e per decreto legge.

NUOVE TASSE - In base alla bozza in elaborazione, il coordinamento della Protezione civile rimarrebbe incardinato presso la Presidenza del Consiglio dei ministri ma è prevista la possibilità di delegarlo al ministro dell'Interno, con il Viminale che a quel punto potrebbe avvalersi del Dipartimento della Protezione civile. Il Fondo contro le calamità verrebbe alimentato attingendo agli aumenti delle accise sui carburanti, fino a 5 centesimi al litro di accise regionale e fino a 5 centesimi al litro di accise statale e, come detto, con un maggiore introito derivante dalla tassazione sugli sms gestiti dalle società telefoniche, che potrebbe toccare la misura massima di 2 centesimi di euro a messaggino . Nel testo si scrive esplicitamente che «in alternativa all'aumento dell'aliquota di accisa ovvero in combinazione con lo stesso, il fondo di cui all'articolo 28 della legge n. 196 del 2009 è corrispondentemente e obbligatoriamente reintegrato, previa deliberazione del Consiglio dei Ministri, con le maggiori entrate derivanti dalla tassazione fino a una misura massima di due centesimi di euro per ciascuna comunicazione effettuata attraverso l'invio di brevi messaggi di testo (sms ) mediante telefono cellulare, computer o siti internet gestiti dalle società telefoniche».



















Corrieredellasera.it

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