Pubblichiamo un articolo di un lettore sulle Elezioni a Isernia.
2012, elezioni comunali di Isernia, oltre 600 candidati.
I votanti? Sempre i soliti, circa 19.000.
1 candidato ogni 32 abitanti, quasi ogni famiglia del capoluogo ha un amico, un parente o un conoscente in lizza per Palazzo San Francesco.
Un girone dantesco di primedonne, vecchi volponi, aspiranti e vergini della politica.
L'ambiente, soprattutto, subirà un duro colpo: già si vedono volare i santini e i manifesti per Corso Risorgimento, Corso Garibaldi e Via XXIV Maggio. Una giungla di carte e carta per la caccia al voto.
In tempi di crisi la politica è sempre il miglior lavoro anche se retribuito a gettone di presenza.
E il paragone con le selezioni del Grande Fratello televisivo non sembra troppo azzardato.
Diceva Tiziano Terzani:"Ho fatto questo mio mestiere proprio come una missione religiosa, se vuoi, non cedendo a trappole facili. La più facile, te ne volevo parlare da tempo, è il Potere. Perché il potere corrompe, il potere ti fagocita, il potere ti tira dentro di sé! Capisci? Se ti metti accanto a un candidato alla presidenza in una campagna elettorale, se vai a cena con lui e parli con lui diventi un suo scagnozzo, no? Un suo operatore. Non mi è mai piaciuto. Il mio istinto è sempre stato di starne lontano. Proprio starne lontano, mentre oggi vedo tanti giovani che godono, che fioriscono all'idea di essere vicini al Potere, di dare del "tu" al Potere, di andarci a letto col Potere, di andarci a cena col Potere, per trarne lustro, gloria, informazioni magari. Io questo non lo ho mai fatto. Lo puoi chiamare anche una forma di moralità. Ho sempre avuto questo senso di orgoglio che io al potere gli stavo di faccia, lo guardavo, e lo mandavo a fanculo. Aprivo la porta, ci mettevo il piede, entravo dentro, ma quando ero nella sua stanza, invece di compiacerlo controllavo che cosa non andava, facevo le domande. Questo è il giornalismo".
Valerio Marziale
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