I dati economici diffusi da Confcommercio sono l’ennesima, drammatica testimonianza della crisi che stiamo attraversando.
Già per il 2012 il crollo del PIL, del -2,4%, ha superato le previsioni più pessimistiche e per l’anno in corso la situazione non accenna a migliorare: la Confederazione delle Imprese ha infatti corretto al ribasso le stime relative al Prodotto Interno Lordo del 2013, passando dal -0,8% ad un pesantissimo -1,7%.
Addirittura, secondo le previsioni a cura dell’O.N.F. - Osservatorio Nazionale Federconsumatori, in assenza dei necessari interventi per risollevare l’economia, nel 2013 il PIL rischia di attestarsi sotto la soglia del -2%, con effetti disastrosi per l’intero Paese.
Alla luce di tali previsioni, si aggrava l’allarme relativo alla situazione delle famiglie.
L’emergenza della situazione è dimostrata anche e soprattutto dal crollo dei consumi che secondo i dati O.N.F., nel biennio 2012-2013, registrano una diminuzione del -6,1%, percentuale che corrisponde ad un calo della spesa dei cittadini di -44 miliardi di euro.
Se a tutto questo si sommano poi le cifre record raggiunte dal tasso di disoccupazione e la caduta verticale del potere d’acquisto, non sorprendono le previsioni secondo le quali il numero di persone 'assolutamente povere' supererà quota 4 milioni, pari al 6% della popolazione.
I dati dimostrano ancora una volta l’urgenza di interventi efficaci e concreti, che consentano alla nostra economia di ripartire. La detassazione delle famiglie a reddito fisso, gli investimenti per lo sviluppo e nella tecnologia e l’abolizione dell’aumento dell’IVA, previsto per luglio 2013 (che determinerà aggravi di +207 Euro solo per l’anno in corso), dovranno pertanto costituire obiettivi prioritari per il nuovo Governo.
Addirittura, secondo le previsioni a cura dell’O.N.F. - Osservatorio Nazionale Federconsumatori, in assenza dei necessari interventi per risollevare l’economia, nel 2013 il PIL rischia di attestarsi sotto la soglia del -2%, con effetti disastrosi per l’intero Paese.
Alla luce di tali previsioni, si aggrava l’allarme relativo alla situazione delle famiglie.
L’emergenza della situazione è dimostrata anche e soprattutto dal crollo dei consumi che secondo i dati O.N.F., nel biennio 2012-2013, registrano una diminuzione del -6,1%, percentuale che corrisponde ad un calo della spesa dei cittadini di -44 miliardi di euro.
Se a tutto questo si sommano poi le cifre record raggiunte dal tasso di disoccupazione e la caduta verticale del potere d’acquisto, non sorprendono le previsioni secondo le quali il numero di persone 'assolutamente povere' supererà quota 4 milioni, pari al 6% della popolazione.
I dati dimostrano ancora una volta l’urgenza di interventi efficaci e concreti, che consentano alla nostra economia di ripartire. La detassazione delle famiglie a reddito fisso, gli investimenti per lo sviluppo e nella tecnologia e l’abolizione dell’aumento dell’IVA, previsto per luglio 2013 (che determinerà aggravi di +207 Euro solo per l’anno in corso), dovranno pertanto costituire obiettivi prioritari per il nuovo Governo.
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