lunedì 6 ottobre 2014

I 5 stelle e la proposta di lavoro low cost

                                          I Consiglieri regionali Pentastellati Manzo e Federico


(di Carla Ferrante)

In data 18 settembre  Pasquale Casmirro pubblica sul sito dei penta stellati molisani il bando pubblico per il reclutamento di un addetto stampa. Nella nota si legge testualmente: Il Movimento 5 Stelle Molise seleziona un ADDETTO STAMPA per le attività di comunicazione. Il candidato si occuperà prevalentemente di: predisposizione di comunicati; cura dei rapporti con i mezzi di informazione di massa; organizzazione di conferenze, incontri ed eventi; cura della rassegna stampa quotidiana o periodica, anche attraverso l’utilizzazione di strumenti informatici.


 
Fin qua tutto lodevole, in sintonia con quelli che sono i canoni del movimento. Trasparenza, pubblicità e par condicio per tutti delle singole iniziative.

Scorrendo però il mouse ancora si leggono le richieste avanzate dal gruppo molisano che fanno sorridere.

Ecco cosa scrive.

Si richiedono: diploma di laurea specialistica (o V.O.) in materie umanistiche; iscrizione all’ordine nazionale dei giornalisti professionisti o pubblicisti (art. 26 L. n. 69/63); comprovata esperienza pluriennale in ambito giornalistico in ufficio stampa; conoscenza del mondo dei media regionali; conoscenza dell’uso delle apparecchiature e delle applicazioni informatiche più diffuse; capacità relazionali e di scrittura, orientamento al risultato e gestione dello stress.

Si offre iniziale contratto di consulenza semestrale. Richiesta P.Iva
Orario: part-time
Retribuzione: 2.500 euro

Il bando in particolare il compenso così come si legge fa venire l’acquolina in bocca, ma qual è la verità. Le 2.500 euro innanzitutto sono lorde perché l’eventuale addetto stampa deve presentare regolare fattura per il compenso. E qual è il vero compenso? Non sono 2.500 euro mensili, attenzione, bensì semestrali. E così anche i 5 stelle ricadono in quello che è la prassi ormai consolidata e radicata nel mondo dell’editoria per cui il lavoro giornalistico come sempre pagato non bene. Noi però siamo fiduciosi. l’orario di lavoro sarà rispettato rigorosamente, 4 ore e neppure un secondo in più. Unica domanda che rivolgiamo: non sembra che possa esserci una sorta di discordanza nella dicotomia “competenze richieste e compenso striminzito”?

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