mercoledì 1 ottobre 2014

Biomasse nel Matese. Si evitino polemiche strumentali e si agisca raccogliendo l'appello delle comunità locali, delle associazioni e di Mons. Bregantini.



Per il PD potrebbe essere facile ricordare i pareri positivi rilasciati dagli amministratori di centrodestra sulle centrali a biomasse del Matese alimentando una polemica politica di parte. E sarebbe ancora più semplice chiedere al Senatore Ulisse Di Giacomo del Nuovo Centro Destra, quali iniziative istituzionali, atti parlamentari o contatti ha assunto con i Ministeri del suo partito che governano l’Italia.


Ma il PD è una forza politica responsabile che antepone la soluzione concreta dei problemi alle strumentalizzazioni di chi sui temi della tutela ambientale non si è mai visto e sentito in anni e anni di mobilitazioni popolari. Oggi la priorità è fermare la realizzazione di impianti impattanti che i cittadini non vogliono e su cui c’è la contrarietà politica di 13 comuni, della provincia e del Consiglio Regionale che ha approvato con un ordine del giorno all’unanimità nella seduta del 23 settembre.

Ciascun esponente politico, amministratore pubblico o parlamentare agisca secondo i propri mezzi per tutelare l’Area del Matese, e nello specifico il Senatore Di Giacomo potrebbe presentare una proposta di legge o un semplice emendamento di poche righe di soppressione dell’art. 12 del Decreto Legislativo n. 387/2003 (…sopprimere dalle parole…. “pubblica utilità, urgenti e indifferibili”……). Basta cancellare una riga di quella legge capestro per restituire sovranità ai cittadini, ai territori e alle istituzioni regionali. Sono convinto che il Senatore Di Giacomo non farà mancare il proprio contributo in questa particolare direzione.

Nessun commento: