Roberto Bucci
Il dirigente del comune di Isernia, oltre che presidente
della locale Pro-Loco proprio non ci sta ad essere un semplice osservatore dell’organizzazione
degli eventi del “Settembre Isernino”.
Per 10 anni le manifestazioni settembrine, con le altre
amministrazioni, sono sempre state affidate alla Pro-Loco, afferma L’Arch.
Roberto Bucci. L’amministrazione comunale dava solo l’indirizzo sui tempi e i
generi musicali e artistici da coinvolgere, stanziando una somma per la
copertura dei costi.
Oggi abbiamo l’assessore alla cultura Cosmo Galasso
(factotum) che si è sostituito a 360° alla Pro-Loco, con quali risultati?
Che, nonostante sia iniziato da diversi giorni, come da
programma, il Settembre Isernino, per Isernia non vi è ancora un manifesto
affisso.
Il ruolo della locale Pro-Loco non considerato minimamente
(aggiunge Bucci) eppure dovrebbe essere prioritario per la programmazione degli
eventi, come lo è sempre stato.
Il Presidente della Pro- Loco si scaglia anche contro la
Provincia Pentra, affermando: in questi ultimi anni non sono riusciti nemmeno a
creare un punto ristoro, un punto vendita di souvenir al museo del Paleolitico.
Mancano perfino le directory di avvicinamento alla struttura
museale.
In un momento così complicato per la nostra economia,
Frattura, il nostro presidente è latitante. Sottrae fondi ad eventi importanti,
quali la “Canzone Italiana D’Autore” che era diventato un appuntamento di
livello nazionale e oggi non ha più risorse.
Bucci continua la sua esternazione.
I nostri figli non sanno più come vivere in questa terra che
potrebbe sostenersi con il turismo e fuggono in cerca di fortuna fuori regione,
che senso ha, avere un’autonomia se poi non si è in grado di dare risposte ai
cittadini, e l’unica cosa a cui assistiamo, è la perdita continua di posti di
lavoro, di tagli anche alla cultura. Assistiamo, conclude il presidente della
Pro-Loco di Isernia, ad una continua improvvisazione a tutti i livelli, non vi
è una programmazione, oltre a obiettivi reali da raggiungere per sopravvivere
in questa regione.
Visto che non siete capaci a fare turismo: chiamate qualche
esperto dal Trentino, dall’Emilia Romagna e affidategli il compito di
resuscitare questa terra: oramai non c’è nient’altro da fare.
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