sabato 30 agosto 2014

Provincia di Isernia. Le inutili rotonde sul nulla, per dissipare denaro pubblico.




Rotatoria frazione Fragnete (IS)
                                    Rotatoria Fragnete (IS) a pochi mesi pavimentazione già divelta
Le rotonde che regolamentano il traffico ed evitano i costosi semafori sono una soluzione ottimale ed economica sulle arterie ad altro traffico, sia cittadine che extra urbane. La comunità europea ha mutuato dalla Francia questa efficace soluzione delle rotonde finanziandole con capitoli ad hoc nel corso degli ultimi anni. Ad approfittarne le unità locali, le province e le regioni che hanno provveduto a strutturare le strade con un aspetto regolare e senza attese per gli automobilisti.
Vogliamo catalizzare l’attenzione su investimenti nella direzione della repentina corsa ai fondi destinati alle famose rotonde a cui si poteva volentieri farne a meno, collocate in alcuni punti inutili.
Ne segnaliamo due a cui l’amministrazione provinciale di Isernia poteva rinunciare benissimo.
La prima riguarda il comune di Acquaviva D’Isernia. Per giungere al paese da Isernia, vi è una mastodontica rotonda autostradale di diametro superiore a quelle che vediamo nei crocevia più importanti delle metropoli o in punti di snodo viario ad alta densità di traffico. Insiste a circa due Km, dal centro urbano, ma si rivela una cattedrale nel deserto del nulla, in quanto il traffico irrisorio non giustifica un’opera di questo tipo. La strada con il vecchio trivio era più che sufficiente. Quando si giunge in prossimità di questa opera stradale, si percepisce che vi è qualcosa di strano, ci si aspetterebbe di giungere in una cittadina anche di 10.000 abitanti, ma il comune di Acquaviva ne ha 464. Siamo convinti che in questa rotonda, da quando è stata realizzata, nessuno abbia dovuto dare precedenza a qualcuno che giungesse dall’altro lato. I fondi europei destinati attraverso l’ente provinciale a questa opera potevano restare in banca!
Altra rotonda, oggetto di attenzioni è quella sorta da qualche mese a ridosso della frazione Fragnete in direzione Fornelli.
In questo caso, sembrerebbe che sia stata posizionata forzatamente per strozzare il traffico, un diametro massimo per un crocevia stretto a cui gli autisti dei camion che transitano, prima lanciano invettive nella direzione di chi l’ha realizzata, poi sono costretti a salire sopra il marciapiede per fare manovra e uscire dal castrante cerchio. Come vedete dalla foto, la pavimentazione inizia ad essere divelta.
In tanti sono convinti che la struttura non è regolare e a norma.  Agli automobilisti risulta anche pericolosa di notte, in quanto scarsamente illuminata, chi giunge dalla direzione Isernia, si imbatte in un cunicolo più che in una rotatoria per poi immettersi in direzione Fornelli.
Anche in questo caso, si poteva evitare, in quanto il trivio non costituiva pericolo alcuno alla viabilità e la precedenza, nonostante un traffico medio proveniente dalla Valle del Volturno, era regolamentata a sufficienza con tabelle e segnaletica.
La giustificazione che se quel denaro non fosse stato utilizzato per quello scopo sarebbe tornato indietro, non attecchisce.
Dissipare denaro sia dello Stato italiano che europeo, quando non occorre è sempre sprecato.
P.T.



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