Rotatoria frazione Fragnete (IS)
Rotatoria Fragnete (IS) a pochi mesi pavimentazione già divelta
Le rotonde che regolamentano il traffico ed evitano i
costosi semafori sono una soluzione ottimale ed economica sulle arterie ad
altro traffico, sia cittadine che extra urbane. La comunità europea ha mutuato
dalla Francia questa efficace soluzione delle rotonde finanziandole con
capitoli ad hoc nel corso degli ultimi anni. Ad approfittarne le unità locali,
le province e le regioni che hanno provveduto a strutturare le strade con un
aspetto regolare e senza attese per gli automobilisti.
Vogliamo catalizzare l’attenzione su investimenti nella
direzione della repentina corsa ai fondi destinati alle famose rotonde a cui si
poteva volentieri farne a meno, collocate in alcuni punti inutili.
Ne segnaliamo due a cui l’amministrazione provinciale di Isernia
poteva rinunciare benissimo.
La prima riguarda il comune di Acquaviva D’Isernia. Per
giungere al paese da Isernia, vi è una mastodontica rotonda autostradale di
diametro superiore a quelle che vediamo nei crocevia più importanti delle
metropoli o in punti di snodo viario ad alta densità di traffico. Insiste a
circa due Km, dal centro urbano, ma si rivela una cattedrale nel deserto del
nulla, in quanto il traffico irrisorio non giustifica un’opera di questo tipo.
La strada con il vecchio trivio era più che sufficiente. Quando si giunge in
prossimità di questa opera stradale, si percepisce che vi è qualcosa di strano,
ci si aspetterebbe di giungere in una cittadina anche di 10.000 abitanti, ma il
comune di Acquaviva ne ha 464. Siamo convinti che in questa rotonda, da quando
è stata realizzata, nessuno abbia dovuto dare precedenza a qualcuno che giungesse
dall’altro lato. I fondi europei destinati attraverso l’ente provinciale a
questa opera potevano restare in banca!
Altra rotonda, oggetto di attenzioni è quella sorta da
qualche mese a ridosso della frazione Fragnete in direzione Fornelli.
In questo caso, sembrerebbe che sia stata posizionata
forzatamente per strozzare il traffico, un diametro massimo per un crocevia
stretto a cui gli autisti dei camion che transitano, prima lanciano invettive
nella direzione di chi l’ha realizzata, poi sono costretti a salire sopra il marciapiede
per fare manovra e uscire dal castrante cerchio. Come vedete dalla foto, la
pavimentazione inizia ad essere divelta.
In tanti sono convinti che la struttura non è regolare e a
norma. Agli automobilisti risulta anche
pericolosa di notte, in quanto scarsamente illuminata, chi giunge dalla
direzione Isernia, si imbatte in un cunicolo più che in una rotatoria per poi
immettersi in direzione Fornelli.
Anche in questo caso, si poteva evitare, in quanto il trivio
non costituiva pericolo alcuno alla viabilità e la precedenza, nonostante un
traffico medio proveniente dalla Valle del Volturno, era regolamentata a
sufficienza con tabelle e segnaletica.
La giustificazione che se quel denaro non fosse stato
utilizzato per quello scopo sarebbe tornato indietro, non attecchisce.
Dissipare denaro sia dello Stato italiano che europeo,
quando non occorre è sempre sprecato.
P.T.
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