sabato 26 luglio 2014

Agnone. Maggiori particolari sul tentato omicidio di ieri in chiesa

  Per vecchi rancori familiari tenta di uccidere un suo conoscente
all’interno della chiesa, durante i funerali del figlio.
Ottantenne arrestato dai Carabinieri.
                    
                                                   il coltello del tentato omicidio di Agnone



I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Agnone e quelli della locale Stazione hanno tratto in arresto un 80enne di Agnone,  il quale all’interno della chiesa di Sant’Amico, nel centro del paese,  mentre si svolgevano i funerali del figlio
(Adriano Orlando, deceduto qualche giorno fa in seguito ad un  terribile incidente, mentre lavorava in campagna, risucchiato da una rotoballa), armato di un coltello con una lama di oltre 20 centimetri, ha colpito all’addome un suo conoscente,  66enne, anch’egli del luogo, con il quale vi erano vecchi rancori familiari. La vittima, immediatamente soccorsa, è stata ricoverata presso il locale ospedale civile dove si trova tutt’ora in prognosi riservata.  L’80enne che si era allontanato dal luogo dell’evento delittuoso,  è stato rintracciato poco dopo dai Carabinieri presso il cimitero comunale, ancora in possesso del coltello intriso di sangue. Trasferito in Caserma,  dopo le formalità di rito e successivi accertamenti,  ai quali hanno fornito una fattiva collaborazione anche i Militari del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Isernia,   l’autore del grave gesto, è stato arrestato con l’accusa di tentato omicidio e su disposizione della competente Autorità Giudiziaria,  vista la sua età avanzata, posto in stato di detenzione domiciliare. L’arma è finita sotto sequestro. I Carabinieri stanno ora conducendo ulteriori indagini, anche acquisendo numerose testimonianze delle persone presenti, per meglio comprendere i contorni della vicenda. Vi è un lato oscuro da definire, quello riferito a qualche responsabilità che in qualche modo il 66enne accoltellato potesse avere nell'incidente accaduto al figlio del suo aggressore, ma la questione è stretta nel massimo riserbo. 



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