martedì 18 marzo 2014

Caccia. Tesserino regionale, quale funzione?

Di solito i cacciatori, terminata la stagione venatoria, depositano il fucile e cominciano a pensare al calendario venatorio successivo, da cui si aspettano sempre novità e soprattutto periodi di apertura più lunghi alle varie specie. 






Così facendo, essi trascurano, non tutti ovviamente, l’obbligo di restituire alla Provincia il tesserino regionale, come dispone la lettera “l” dell’art. 12 del calendario venatorio.

L’inosservanza di tale adempimento, oltre a costituire motivo di decadenza dal diritto ad esercitare la caccia per la successiva stagione venatoria, comporta anche gravi conseguenze per la formulazione del nuovo calendario venatorio. I tesserini regionali servono per annotare la giornata di caccia, l’ambito territoriale ed i capi
abbattuti.

Essi non sono, però, semplicemente strumento di caccia controllata, ma servono per monitorare i carnieri e per censire i prelievi effettuati da ogni cacciatore. La restituzione del tesserino, allora, non è cosa priva di finalità, ma serve agli Enti per acquisire il quadro generale della consistenza del patrimonio faunistico delle
Province e della Regione.

La Regione, nella stesura del calendario venatorio, tiene massimo conto dei prelievi venatori dell’annata per valutare la presenza delle specie faunistiche nel territorio e, di conseguenza, per adeguare ad esse l’arco temporale di apertura. Si tenga presente che anche i pareri dell’Ispra condizionano fortemente i calendari venatori, orientando le Regioni verso necessarie restrizioni temporali laddove si registrino prelievi venatori scarsi a riprova di un patrimonio faunistico deludente.

Bastano queste poche riflessioni per responsabilizzare i cacciatori rispetto all’obbligo di restituire, entro il 31 marzo, il proprio tesserino regionale, direttamente o mediante l’associazione venatoria di appartenenza, all’Amministrazione provinciale, onde consentire le necessarie rilevazioni faunistiche, da eseguire seriamente anche da parte dell’Ente, per non vanificare nel nulla la funzione stessa del tesserino regionale.

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