sabato 8 giugno 2013

Programmazione Comunitaria 2014-2020, rischio taglio di fondi per Molise, Abruzzo e Sardegna

L’onorevole Leva è primo firmatario di una mozione che impegna il governo ad assicurare alle tre regioni congrui finanziamenti nazionali compensativi per superare la crisi.










Le proposte di Regolamento della nuova programmazione comunitaria 2014-2020 collocano Molise, Abruzzo e Sardegna nella nuova categoria di regioni in 'transizione', ossia in una posizione intermedia tra le regioni meno sviluppate e quelle più sviluppate.

In base a tale nuova 'definizione', alle tre regioni potrebbero essere assegnate risorse notevolmente inferiori rispetto al periodo 2007 – 2013. Stando alle prime simulazioni, si parla di un taglio di fondi pari ad oltre il 40 per cento.

Una situazione sulla quale si è espresso il deputato molisano Danilo Leva, per il quale "un simile scenario finanziario rappresenterebbe una gravissima difficoltà per le tre regioni in 'transizione', al momento più vicine alle regioni del mezzogiorno, per le quali è prevista, invece, una posta finanziaria per abitante notevolmente più significativa".

Alla luce di tale quadro, l’onorevole del Pd si è reso primo firmatario di una mozione, sottoscritta anche dall’onorevole Laura Venittelli e da altri parlamentari di Abruzzo e Sardegna, che mira ad assicurare alle regioni in "transizione" risorse congruenti con il loro stato.

La mozione, che sarà discussa alla Camera nei prossimi giorni, impegna, quindi, il governo ad adottare ogni iniziativa utile a risolvere le criticità attraverso interventi specifici, in termini di compensazione.

"Potrebbero essere diverse le soluzioni, – ha dichiarato l’onorevole Leva - come ad esempio: l’appostamento di idonee risorse nazionali compensative, anche in termini di maggiore cofinanziamento dei Programmi Operativi, oppure l’immissione delle tre regioni di ‘transizione’ all'interno di eventuali PON o POIN (Programmi Operativi Nazionali o Interregionali), riservati espressamente alle regioni del mezzogiorno, o ancora la predisposizione di idonei programmi tematici, del modello dei PAIN (Programmi Attuativi Interregionali), su ricerca, innovazione, infrastrutture di comunicazione, lavoro.

Si apre una partita fondamentale per la crescita e lo sviluppo di queste regioni – ha concluso il deputato molisano - ed alta deve essere l’attenzione affinché territori come il nostro non subiscano il danno oltre la beffa".

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