martedì 21 maggio 2013

Legge sui Partiti, per garantire trasparenza e democrazia

Nota del PD. L’interpretazione secondo la quale il Pd avrebbe presentato la legge di attuazione dell’articolo 49 della Costituzione sui partiti per bloccare e andare contro i "movimenti" è una forzatura deformante, che finisce per diventare una operazione di disinformazione.






Il Pd ha lanciato da tempo l’idea che per il rinnovamento della politica sia necessario applicare l’articolo 49 della Costituzione e prevedere meccanismi di democrazia e di trasparenza per l’attività di ogni forza politica.

Non si tratta di norme per chiudere la partecipazione. Al contrario, la legge serve per garantire la trasparenza della vita interna dei partiti e la stessa partecipazione.

Proprio in virtù di questa idea il Pd ha deciso fin dall’inizio di avere il bilancio certificato da una società di revisione esterna e di adottare meccanismi di selezione e di scelta dei gruppi dirigenti che prevedono forme di partecipazione.

"Altro che proposta anti-Grillo - ha commentato Antonio Misiani, deputato del Partito Democratico. Basta leggere gli atti parlamentari delle legislature precedenti per verificare che il progetto di legge depositato dai senatori Finocchiaro e Zanda non fa altro che riprendere pari pari i contenuti di tante proposte di attuazione dell'art. 49 della Costituzione, presentate ben prima della nascita del Movimento 5 Stelle.

Ciò che il PD vuole è esattamente quanto previsto in gran parte delle democrazie europee, dove il funzionamento dei partiti e dei movimenti politici è regolamentato per legge, organizzazioni non democratiche al proprio interno sono impensabili e nessun organo di informazione si sogna di gridare allo scandalo per questo.

Per questo ci batteremo perché il Parlamento approvi una legge sui partiti e i movimenti che assieme alla riforma del finanziamento preveda regole chiare e stringenti sulla trasparenza e la democrazia interna delle organizzazioni politiche".

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