martedì 26 marzo 2013

Sottoscritta la proposta di legge per il sostegno e la valorizzazione dei piccoli Comuni

L’onorevole molisano Danilo Leva, insieme ad altri deputati del Pd, ha sottoscritto la proposta di legge, di cui primo firmatario è Ermete Realacci, denominata: "Misure per il sostegno e la valorizzazione dei Comuni con popolazione pari o inferiore a 5mila abitanti, nonché dei Comuni compresi nelle aree naturali protette".








"L’iniziativa – spiega Leva - propone interventi utili a combattere la drastica riduzione dei servizi al cittadino nelle aree più fragili del Paese, considerando i piccoli Comuni non come un problema ma come una straordinaria occasione per difendere la nostra identità e le nostre qualità. I piccoli Comuni sono l’ossatura civile e democratica dell’Italia e, in particolare, della nostra regione.

Questa proposta di legge, alla cui approvazione lavoreremo intensamente nelle prossime settimane, - prosegue il deputato del Partito Democratico - può rappresentare una risposta seria all’impoverimento delle aree interne del Molise. Può essere, soprattutto, uno strumento per accorciare le distanze tra le aree economicamente più forti e quelle svantaggiate".

La proposta di legge prevede, pertanto, la manutenzione dei Comuni con interventi mirati e, al contempo, il potenziamento dei servizi essenziali e commerciali. Il proposito è quello di varare misure per il sostegno delle attività economiche, agricole e artigianali, secondo forme coerenti con le peculiarità dei territori, che potranno rappresentare un investimento per il rilancio sociale e turistico.

Si pensa, quindi, ad agevolazioni sugli affitti, al mantenimento di strutture scolastiche e sanitarie e dei presidi delle forze dell’ordine. Ma anche alla possibilità di recuperare i centri storici, i nuclei degli abitati rurali compresi nelle aree protette e di diffondere le buone pratiche, come quella della raccolta differenziata dei rifiuti.

Insomma, l’iniziativa dei deputati del Partito Democratico mira a creare le condizioni per consentire ad alcune aree del Paese "di essere competitive e di non sotterrare i propri talenti".

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