sabato 23 marzo 2013

Licenziamenti al Carsic. Scarabeo: Verificherò la legittimità di quanto si vuole fare. Non accetto questo modo di agire nei confronti della nostra gente!

La preoccupazione di quanto si va paventando in merito a possibili licenziamenti di alcune decine di lavoratori della struttura di assistenza ai disabili di Venafro, serpeggia tra la gente che si preoccupa per le possibili ricadute economiche in città. 









"Venafro è già abbastanza provata dalla crisi,  non è pensabile che ci si svegli col pericolo di vedere per strada  altre cinquanta famiglie" dice a proposito il Consigliere regionale Massimiliano Scarabeo, " voglio affrontare il problema prima di tutto verificando se esistono i presupposti per mettere in atto  una tale decisione, non si può  accettare questo modo di fare nei confronti della nostra gente". 

"Sulla questione del Carsic di Venafro, l'istituto privato che assiste i disabili anche gravi, non è consentito fare speculazione alcuna: i diritti dei lavoratori, ma soprattutto  quelli di chi fruisce dei servizi offerti da questa  struttura, non possono e non devono essere messi in discussione. Alla posizione di sfida che la proprietà ha assunto in questi giorni, va contrapposto un confronto serio e costruttivo tra tutte le parti interessate, comprese le istituzioni di riferimento.

L'ipotesi di licenziare la metà dei lavoratori deve essere scongiurata, verificando se sussistono  elementi oggettivi che inducono i vertici del Carsic a ridurre in maniera così drastica il personale e poi considerare le conseguenze negative sui tanti pazienti non autosufficienti e bisognosi di assistenza continua.

Senza  voler prevaricare i diritti e gli interessi di nessuno, chiederò, immediatamente, all'Asrem di verificare se, per quanto riguarda la Regione Molise, ricorra qualche responsabilità di tipo amministrativo o finanziario verso il Carsic, tale da determinare una scelta così drastica, per questo ho già richiesto un incontro anche con le sigle sindacali.

Venafro è già abbastanza provata dalla crisi, non è pensabile che possa verificarsi il pericolo di vedere per strada altre cinquanta famiglie, il problema va affrontato prima di tutto verificando se sussistono  i presupposti per mettere in atto tale decisione: non posso accettare questo modo di fare nei confronti della nostra gente!".

Nessun commento: