sabato 29 settembre 2012

Federconsumatori e Adusbef: + 263 euro spesa famiglie

Mentre i consumi e persino l’indebitamento sono in caduta libera, l’inflazione continua ad attestarsi su livelli elevatissimi: l’Istat conferma il tasso al 3,2%.





Un andamento che non segue nessuna logica e che rivela chiaramente le volontà speculative che si nascondono dietro alla crescita incontrollata dei prezzi. Le conseguenze per i cittadini si fanno di giorno in giorno più gravi, basti pensare che, solo nel settore alimentare, le ricadute in termini annui di prezzi così elevati sono di oltre +263 Euro a famiglia.

In questo modo non si può più andare avanti: i danni per i bilanci delle famiglie e per l’intera economia sono sempre più preoccupanti. Basti pensare che, secondo le stime effettuate dall’O.N.F. – Osservatorio Nazionale Federconsumatori sulla base delle indagini a campione è emerso che la caduta reale dei consumi nel 2012 pari al -5%, con una riduzione di spesa di 35,5 miliardi.

Ovviamente ciò non comporterà solo una modifica delle abitudini delle famiglie, ma avrà importanti ripercussioni sull’intero andamento dell’economia, alimentando disoccupazione e perdita del potere di acquisto.

"È ora di dare un taglio a questo andamento. Il Governo si deve decidere a controllare con severità l’andamento di prezzi e tariffe e, soprattutto ad avviare misure per il rilancio del potere di acquisto delle famiglie a reddito fisso, lavoratori e pensionati, a partire da una detassazione delle tredicesime." – dichiarano Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti.

È fondamentale, inoltre, imprimere una seria svolta all’economia, facendo ripartire gli investimenti per lo sviluppo e la ricerca, senza i quali sarà impossibile spezzare la spirale negativa su cui si sta avvitando sempre di più la nostra economia. 

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