giovedì 19 luglio 2012

Sforamento del Patto di Stabilità a Isernia, la Corte dei Conti conferma le sanzioni

Leva (Pd): "Il centro-destra ha dimostrato la sua irresponsabilità".











È stato depositato lo scorso 17 luglio il parere della Corte dei Conti sullo stato delle casse comunali di Palazzo San Francesco. Si tratta della risposta ai quesiti avanzati dal sindaco Ugo De Vivo circa i provvedimenti da attuare alla luce dello sforamento del Patto di Stabilità per l’anno 2010.

E l’autorità di controllo non fa altro che confermare quanto denunciato nei mesi scorsi. A commentare il provvedimento è il segretario regionale del Pd Danilo Leva, il quale pone nuovamente l’accento sulle conseguenze che patirà la comunità di Isernia a causa dello sforamento, ma anche sull’irresponsabilità dimostrata nell’occasione dal centrodestra locale. “La Corte dei Conti – afferma Leva – certifica che ci saranno delle sanzioni pesanti in termini di taglio agli investimenti, blocco del turn over e alle assunzioni. E a farne le spese saranno esclusivamente i cittadini del capoluogo pentro.

La situazione, oggi, è resa ancor più grave dall’assenza di una guida politica, quale un sindaco democraticamente eletto, che nella sua azione amministrativa avrebbe avuto sicuramente maggior autorevolezza nella difesa delle esigenze della comunità. Questo è l’ennesimo regalo del centrodestra, che non ha perso occasione per dimostrare la propria irresponsabilità, lasciando la città nelle mani di un commissario esclusivamente per rispettare logiche partitiche e di bottega. Come irresponsabili sono le parole ostinate dell’ex sindaco Melogli che continua a difendere l’indifendibile, in barba ai rilievi negativi della Corte dei Conti, peraltro confermati dal commissario prefettizio Vardè.
 
L’organo di controllo, dopo la certificazione dello sforamento del Patto di Stabilità per l’anno 2010, nel proprio parere evidenzia, inoltre, come la relativa sanzione venga applicata all’esercizio finanziario dell’anno successivo alla scoperta, ossia successivo al 2012. Pertanto, le penalizzazioni dovranno essere introdotte nel documento del 2013. Il Fondo Sperimentale di Riequilibrio subirà una riduzione del 3 per cento delle entrate correnti registrate nell’ultimo rendiconto di gestione. Ma in ballo c’è anche il presunto sforamento del Patto per il 2011. Se quest’ultimo dovesse essere accertato nell’anno in corso, - conclude Leva - le sanzioni potrebbero essere ancor più pesanti”.


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