lunedì 16 luglio 2012

Provincia, pronto ad essere presentato un emendamento per salvare l’ente

Sarà presentato entro giovedì prossimo un emendamento al decreto legge emanato dal Governo sulla spending review per evitare la soppressione della Provincia di Isernia.






Sarà sottoscritto e presentato dai senatori molisani Ulisse Di Giacomo e Giuseppe Astore e tenderà a modificare il decreto stabilendo che le Regioni a statuto ordinario non possono avere una sola Provincia e che, dunque, ne occorrono almeno due. A spiegare tale emendamento è stato l’avvocato Umberto Colalillo che ha anche sottolineato le gravi conseguenze che potrebbero aversi a livello di governance istituzionale nel caso di corrispondenza tra territorio regionale e provinciale e per il fatto che Isernia cesserà di esistere come capoluogo di provincia con una conseguente diminuzione di consiglieri comunali.

Il senatore Ulisse Di Giacomo, inoltre, per far passare questo provvedimento farà leva anche sulle particolarità geografiche della Provincia di Isernia e sulle problematiche relative all’ordine e alla sicurezza in quanto con la scomparsa della Provincia di Isernia verrebbero ridimensionati anche alcuni presidi delle Forze dell’ordine. Ad annunciare la presentazione dell’emendamento sono stati questa mattina gli stessi senatori molisani che sono intervenuti al dibattito organizzato dalla Provincia di Isernia su come evitare la soppressione dell’ente. Un incontro al quale, insieme a loro, hanno preso parte il Presidente della Provincia, Luigi Mazzuto, il Presidente del Consiglio Provinciale Lauro Cicchino, il Governatore Michele Iorio, la deputata Sabrina De Camillis, l’avvocato Umberto Colalillo, il segretario del sindacato UilBac Emilio Izzo, i consiglieri e gli assessori provinciali, regionali e i sindaci della provincia. E, proprio a questi ultimi i presidenti Mazzuto e Cicchino invieranno nelle prossime ore un documento a salvaguardia dell’istituzione Provincia che verrà sottoposto all’approvazione di tutti e 52 i Consigli Comunali.

Emilio Izzo ha, quindi, suggerito di allargare la proposta di deliberazione a tutte le istituzioni molisane e ha annunciato di aver costituito il ‘Comitato per la difesa della storia, della cultura, dei confini e dell’autonomia della Provincia di Isernia e della Regione Molise’. Quattro, invece,  le strade indicate dal Presidente Michele Iorio per salvare l’ente: manifestare la totale indisponibilità sia da parte delle forze politiche del centrodestra che del centrosinistra contro questo provvedimento del Governo che, ragionando in termini di risparmi, cancella le istituzioni con riforme che, invece, dovrebbero essere attuate attraverso riforme costituzionali;  prevedere che in ogni regione non ci possano essere meno di due Province; ricorso alla Corte costituzionale; mobilitazione dei cittadini e ampliamento del dibattito a livello nazionale. Dibattito quest’ultimo assente anche dai media nazionali.

Iorio ha, infine, ricordato quanto sia importante mantenere la Provincia di Isernia per garantire quell’architettura istituzionale che ha reso possibile fino ad ora l’autonomia della Regione Molise. L’onorevole Sabrina De Camillis ha parlato dell’importanza di lottare in modo unitario in difesa della nostra Regione e della Provincia per condurre una battaglia che riguarda diritti sanciti dalla Costituzione. Il Presidente Luigi Mazzuto ha evidenziato che la chiusura della Provincia sarà un dramma per il nostro territorio e ha esortato i parlamentari a una forte presa di posizione e a coinvolgere in questa battaglia i loro colleghi di altre regioni che rischiano di rimanere senza Province. Ha poi parlato della mannaia dei tagli che si è abbattuta sull’ente di via Berta. “Tagli che – ha dichiarato il presidente – sono inaccettabili e che rischiano di fare andare in dissesto non solo il nostro ente ma tutte le Province.

Infatti, sono previsti 500 milioni di euro in meno per quest’anno e 1 miliardo per il prossimo. Eppure, - ha aggiunto Mazzuto – da alcuni studi effettuati dalla Bocconi è emerso che le Province costano 180 euro pro capite ai cittadini che ricevono in cambio 178 euro di servizi in cambio. I servizi, dunque, vengono offerti e, nonostante ciò ci vogliono eliminare. Forse anche perché vantiamo crediti nei confronti dello stato centrale che sono pari a 18 milioni di euro. E, dunque, tagliarle significherebbe tagliare anche questo debito che lo Stato ha con noi. Nonostante tutte queste difficoltà, – ha sottolineato il presidente – anche quest’anno riusciremo ad approvare il bilancio in pareggio”.
L’assessore provinciale Florindo Di Lucente ha lanciato un forte appello nel suo intervento ai parlamentari del Pdl che – ha sottolineato – “devono fare squadra e minacciare le dimissioni dal partito se questo provvedimento passerà, perché l'interesse di questa Regione deve venire prima degli interessi di partito”. Il Presidente Cicchino ha infine rivolto un appello conclusivo a tutti gli Onorevoli molisani affinché “queste proposte trovino il sostegno del maggior numero dei parlamentari. Vi chiediamo, qualora gli emendamenti siano respinti, di votare contro. A tutti i cittadini dico di riflettere sul fatto che qui non si tratta di difendere i politici ma il nostro territorio. Abbiamo tutti lo stesso obiettivo: salvaguardare la nostra regione”.

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