giovedì 19 luglio 2012

Lavoro e Life learning program, Cristiano Di Pietro interroga Iorio e Vitagliano

Quali i risultati del programma di politiche di tutela attiva dell’occupazione?






Il consigliere regionale dell’Italia dei Valori, Cristiano Di Pietro, ha depositato un’interrogazione al presidente Iorio e all’assessore alla programmazione, Vitagliano, per ottenere delucidazioni in merito ai risultati registrati grazie al pacchetto ammortizzatori LLP.

L’obiettivo del “Lifelong learning Programm – Programma di Politiche di tutela attiva dell'occupazione” approvato dalla Giunta regionale nel 2009, era quello di mettere in atto sia interventi di tipo formativo che misure capaci di definire progetti e piani di trasformazione/ristrutturazione aziendale.

A distanza di tre anni –ha dichiarato il consigliere regionale Di Pietro - ci sembra giunto il momento di tirare le somme per capire quale sia effettivamente stato l’impatto del programma messo a punto dalla Regione e quale sia stato il riflesso di queste politiche in termini di crescita occupazionale.

Sarebbe interessante sapere, ad esempio, quante delle persone beneficiarie dei percorsi di qualificazione siano state poi, di fatto, ricollocate  nel mondo del lavoro dal momento che i primi destinatari del programma erano proprio quei lavoratori coinvolti in crisi aziendali o settoriali, espulsi da contesti produttivi.

Va da se  - ha precisato - che quando parliamo di ricollocamento ci riferiamo a contratti effettivamente confermati dopo il periodo di prova.

Lo scopo del programma –ha ricordato l’esponente IdV- era non solo quello dell’aggiornamento delle competenze già possedute dai lavoratori, ma anche quello dell’ acquisizione di nuove capacità  attraverso percorsi di formazione, orientamento e riqualificazione per poter rispondere meglio alle richieste di un mercato del lavoro in continua evoluzione. Ai fini di una valutazione positiva del programma in questione, riteniamo utile sapere con esattezza quali siano stati i risultati oggettivi  in particolar modo per giovani e donne che, come è tristemente noto, sono le categorie più discriminate.

Per loro infatti erano stati previsti percorsi ad hoc quali azioni di accompagnamento, tutoraggio e counselling finalizzati  tra le altre cose alla creazione di impresa e,  a questo proposito – ha concluso - ci sembra opportuno conoscere quante iniziative abbiano avuto esito positivo  a livello occupazionale e quante invece siano risultate inefficaci”.

Nessun commento: