Il segretario regionale del Pd Danilo Leva e il responsabile Sanità del partito Natale Liberatore intervengono sulla vicenda dei lavoratori della Cattolica.
“Esprimiamo preoccupazione per il paventato licenziamento di 50 lavoratori della Cattolica, così come prospettato dai vertici aziendali. Tale situazione altro non è che la conseguenza del caos in cui versa l’intero sistema sanitario regionale. Manca un disegno di riordino complessivo; una prospettiva possibile. Ormai tutto scorre con una perdita in termini di efficienza e qualità di prestazioni.
A farne le spese sono, prima di tutto, i cittadini, in quanto fruitori del servizio, e i lavoratori. E’ necessario che il consiglio regionale torni a discutere di questo tema, esercitando la prerogativa che lo Statuto gli riconosce in termini di programmazione.
Questa condizione di immobilismo e di tacita complicità del governo regionale non fa altro che determinare la mattanza delle strutture pubbliche (vedi il Cardarelli di Campobasso), il depotenziamento delle eccellenze private, prima fra tutte la Cattolica, e la morte per consunzione delle strutture periferiche (vedi Larino, Agone e Venafro); con conseguente impoverimento dell’intero territorio regionale”.
A farne le spese sono, prima di tutto, i cittadini, in quanto fruitori del servizio, e i lavoratori. E’ necessario che il consiglio regionale torni a discutere di questo tema, esercitando la prerogativa che lo Statuto gli riconosce in termini di programmazione.
Questa condizione di immobilismo e di tacita complicità del governo regionale non fa altro che determinare la mattanza delle strutture pubbliche (vedi il Cardarelli di Campobasso), il depotenziamento delle eccellenze private, prima fra tutte la Cattolica, e la morte per consunzione delle strutture periferiche (vedi Larino, Agone e Venafro); con conseguente impoverimento dell’intero territorio regionale”.
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