giovedì 24 maggio 2012

Sono le Asl le più indebitate con le aziende private

Dei 70 miliardi circa di debiti che la Pubblica amministrazione ha nei confronti delle aziende, ben 37,8 mld (pari al 54% del totale) sono in capo alle Asl (Aziende sanitarie locali).










Sono le Asl a detenere la quota di debito più elevata nei confronti delle imprese private italiane: 37,8 miliardi di euro (pari al 54% del totale). Seguono i Comuni, con un importo da saldare pari a 14 miliardi di euro (20% del totale), i Ministeri, con mancati pagamenti pari a 11,9 miliardi (17% del totale) e le Regioni, assieme alle altre Amministrazioni locali, con uno stock di debito pari a 6,3 miliardi di euro (9% del totale).

E’ questa la distribuzione dei 70 miliardi di euro circa che i fornitori e le aziende private italiane avanzano dalla Pubblica amministrazione italiana.

L’analisi è stata realizzata dalla CGIA di Mestre che ha stimato (su dati della Banca d’Italia, di Confindustria, dall’analisi condotta dal prof. Nicola Quirino, etc.) i mancati pagamenti accumulati in questi ultimi anni dallo Stato e dalle sue articolazioni periferiche.

“Con lo sblocco di una buona parte di questi 70 miliardi di euro – dichiara Giuseppe Bortolussi segretario della CGIA di Mestre – le aziende fornitrici possono tirare un forte respiro di sollievo, soprattutto in una fase in cui prosegue la contrazione nell’erogazione del credito. Adesso, però, bisogna fare un ulteriore passo in avanti: ovvero, recepire la Direttiva europea contro i ritardi dei pagamenti che obbliga i Paesi membri a stabilire per legge tempi di pagamento, tra imprese e tra imprese e pubblica amministrazione, non superiori a 60 giorni”.



CGIA di Mestre

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