domenica 6 maggio 2012

Frattura replica a Iorio: Legge "porcata", non esiste nessun ipotetico accordo bipartisan

Il gioco continua, ripetendo all'infinito lo stesso schema: dopo aver presentato una legge porcata - quella della lunga prorogatio dei poteri e degli emolumenti - il centrodestra rispedisce le accuse al mittente, alludendo ad ipotetici accordi bipartisan che, in questo caso, hanno retrogusto della collusione (inciucio?) politica.












Un tentativo di spaccare il fronte del centrosinistra, che intende fare l'impossibile per evitare la sua approvazione in aula.

Un tentativo che non può passare sotto silenzio: il governatore ha spiegato - senza l'utilizzo di alcun condizionale - che la proposta di legge sulla prorogatio dei poteri in caso di scioglimento anticipato del Consiglio regionale, ivi compreso l'eventuale annullamento delle elezioni, gli è stata prospettata come "accordo bipartisan". Riferisce che questo presunto sì da parte della minoranza sia riferibile ad alcuni pezzi della Sinistra consiliare.

Il solito gioco al massacro, è evidente: invece di tacere, evitando così di ammettere la scelleratezza di questo atto, la sua incostituzionalità formale e sostanziale, il suo essere intrinsecamente uno sfregio per quelle migliaia di cittadini che vivono una precarietà di vita che diventa instabilità e tensione sociale, il governatore annuncia che è frutto di una rinnovata collaborazione tra maggioranza e parte della minoranza.

Allora, chiedo ufficialmente al presidente di chiarire questi eventi, di portarli all'attenzione della comunità politica e di specificare nel dettaglio l'iter e la condivisione di questa proposta di legge.

Tirare il sasso e nascondere la mano è lo sport preferito del centrodestra che invece di argomentare seriamente le proprie ragioni preferisce rispedire la patata bollente nel campo avversario.

Annuncio sin da ora che proporremo un unico emendamento relativo alla riduzione del numero dei consiglieri da 30 a 20; vedremo chi lo voterà...

Solo una breve considerazione, invece, sui ricorsi elettorali visto che il 17 maggio è finalmente vicino.

Preferisco non entrare nel merito delle motivazioni che spingono il governatore a pensare che quella data non sarà storica per il Molise: le sue argomentazioni a difesa del risultato del voto dello scorso ottobre assomigliano a previsioni astrologiche. L'argomento è così importante da meritare un approccio diverso, che ne dici Michè?

Argomentazioni che spettano a chi, nella certezza della conoscenza del diritto amministrativo, ha gli strumenti per proporli come spunti di riflessione.

Resta un dato: il presidente annuncia la candidatura al suo quarto mandato in caso di elezioni anticipate. E, confermando le consuete modalità di gestione del potere, afferma che chiederà che si voti immediatamente. Come se dipendesse da lui...

Insomma, nulla di nuovo sotto il sole di una regione piegata da un presidente che agisce come un autocrate e si candida all'eterna guida politica come nelle peggiori dittature.

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