lunedì 2 aprile 2012

L'ASD Macchia di nuovo Campione dopo 20 anni di assenza

La leggenda, a quanto pare, continua: le storie del grande Macchia degli anni '70-80 raccontate dalle persone che hanno vissuto quei momenti, hanno dato coraggio e orgoglio a quei giovani che per anni non hanno avuto la possibilità di mostrare le loro reali capacità per mancanza di un campo di gioco.

MACCHIA D'ISERNIA - Alla prima occasione i giovani di Macchia hanno fatto rivivere al paese quei momenti magici, trasformando lo scetticismo di pochi in una grande e rumorosa festa.
Ieri, 1 Aprile 2012, l'ASD Macchia è tornata sul serio, altro che pesce d'aprile!
Per 98 minuti sono state messe da parte vecchie beghe e vecchi rancori, il paese si è sentito unito in un unico e solo desiderio: vincere! E i  giovani che sgambettavano sul campo sono diventati l’unica bandiera in cui credere.
Il campo sportivo del paese, pieno di grandi e piccoli tifosi, è stato teatro della più bella sfida del campionato di Terza Categoria della provincia isernina. In palio c'era il titolo del Campionato contro una delle più forti e attrezzate squadre del torneo lo Sporting La Pietra di Pietravairano. Macchia era a 27 punti mentre lo Sporting seguiva a 26 dopo aver cancellato nell'ultima partita giocata le speranze del Monteroduni Calcio con un 3 a 2 fuori casa.
All'entrata in campo delle squadre un mega striscione grande mezza tribuna, fumogeni biancocelesti e l'inno assordante “Macchia è un brivido” hanno accolto i giocatori increduli. Una scena che la terza categoria molisana non ha mai visto.

Il match fin dalle prime giocate dimostra di essere una grande sfida tra due avversari pronti a tutto pur di vincere. Lo Sporting, ultra offensivo, comincia con un 4-2-4 stile Mourinho: o si vince qui, o si perde il campionato. Ma oltre ai tifosi, la coreografia e la divisa griffata Macchia ha anche qualcos'altro che la Terza Categoria si sogna: ha Nicola Rossi in porta, ex portiere di fama del panorama molisano e non solo, che alla soglia dei quaranta anni dimostra i riflessi di un grillo e una bravura fuori dal comune. Tre sono i miracoli nel primo tempo, come tre sono le dita che San Nicola di Bari, patrono del paese, mostra nella statua presente nella Chiesa madre. Non se la prenda a male il patrono ma il paese festeggerà anche San Nicola Rossi il 1 Aprile, con il beneplacito di Don Francesco, il parroco.
Con un portiere così devi solo ripagare i suoi salvataggi e a metà del primo tempo Paolo “Baraldi” Bicciato fa esplodere la tifoseria e i compagni: dopo un ottimo cross, con un tiro al volo a incrociare sul palo opposto del portiere centra un gol capolavoro. Lo Sporting è impietrito.
Ma Macchia oggi deve sudare e soffrire: dopo il gol, Bicciato esce per via di un infortunio (altri tre usciranno per lo stesso motivo, senza contare le assenze di alcuni giocatori sempre infortunati).
L'assedio dello Sporting non si placa, ma la grinta dei Macchiaroli non ha fine.
Quindi arriva il secondo gol siglato da Tonino “Ciony” Antonilli che partendo da posizione regolare sfrutta una delle poche disattenzioni difensive dello Sporting e infilza il portiere: 2 a 0 e delirio generale.
Intorno al 20' della ripresa, dopo un'espulsione, Macchia resta in dieci. Arriva il 2 a 1 dello Sporting e come nella tradizione delle grandi squadre che cercano la vittoria, si soffre e si resiste fino all'ultimo minuto.
Triplice fischio, 2 a 1: Macchia Campione, lacrime e gioia dal più piccolo al più grande.

Quindi può partire il furgone degli ultrà che, armato di gruppo elettrogeno, bandierone e amplificatori, risale verso la piazza principale del paese sulle note di We Are The Champions.
Il calcio questo splendido gioco che per anni è stato negato al paese, ora lo ha riunito e ha fatto sentire tutti orgogliosi di essere Macchiaroli DOC. Festa fino a tardi e di nuovo tutti uniti. Cose che mancavano da tanto in paese. Questo è il bello dello sport.
E non è finita qui: Macchia cerca il Grande Slam dal momento che è ancora in corsa per la Coppa delle Province Molisane.

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